MILANO – La lettura ad alta voce è un’attività meravigliosa sia per chi legge, sia per chi ascolta, ancor di più se chi ascolta sono anziani che vivono soli o che si trovano a consumare gli ultimi giorni della propria vita in RSA, lontani dagli affetti più cari. Questa riflessione sulla solitudine ha stimolato molti volontari e appassionati della lettura. Così giunge voce che in Spagna c’è un libraio che ha deciso di offrire un nuovo servizio agli anziani leggendo libri al telefono. Il responsabile del progetto si chiama Juan Sobrino ed è anche il proprietario della libreria, insieme a lui ci sono diversi volontari che lo aiutano con le telefonate. L’iniziativa prende il nome di “Biblioterapia per anziani”, progetto attivo da diversi anni anche se in modalità differenti.
In tempi non sospetti infatti i volontari si recavano direttamente presso le case di riposo per leggere storie e favole accompagnati anche da strumenti musicali agli ospiti della struttura. Ma in tempo di Covid il servizio si è reso ancor più necessario e utilizzando la tecnologia si è trasformato da appuntamento reale ad incontro virtuale utilizzando il telefono stesso. Ogni volontario si accorda con un anziano su cosa preferisce che gli venga letto, in base ai suoi gusti e una volta alla settimana c’è una sessione di lettura virtuale di minimo 20 minuti, anche se poi ci si dilunga sempre in chiacchiere. Ogni anziano ha un suo volontario che resta sempre quello, in modo che tra i due si crei un rapporto di confidenza e che sia un piacere ritrovare ogni settimana la stessa voce e la stessa persona. “Usiamo il telefono e i libri per combattere l’isolamento sociale – ha raccontato Juan Sobrino al quotidiano spagnolo El Pais – finché non si potrà tornare di nuovo a leggere dal vivo nelle residenze per anziani”.
La lettura ad alta voce può diventare un’esperienza indimenticabile, che va oltre il ricordo di streghe, draghi, paesaggi incantati, avventure di eroi o supereroi. L’abitudine di leggere ad alta voce, spesso nasce proprio da un atto d’amore che riporta all’infanzia: quando la voce calma di un adulto, prima di andare a dormire, metteva a tacere ansie e paure nascoste. Proprio in famiglia, l’abitudine di raccontare storie ai bambini permette loro un confronto immediato con gli adulti su dubbi e paure. La lettura ad alta voce è una attività meravigliosa. Avvicina le persone anche fisicamente lontane e riesce a creare “comunità”. È importantissima per la crescita cognitiva degli adolescenti, perché ne arricchisce il vocabolario e facilita il senso critico. Negli anziani la funzione non è solo quella di ricevere la compagnia di chi legge, ma addirittura quella di influenzare positivamente il funzionamento della memoria di lavoro in casi di deterioramento cognitivo. La lettura ad alta voce è in grado di stimolare funzioni mnemoniche e può dare valore a una fase della vita essenziale per l’elaborazione del proprio vissuto, per i bilanci, per trarre dal passato una dimensione comunque prospettica.
Un anziano attraverso l’ascolto e l’interazione darà voce ai propri desideri e bisogni, si sentirà parte del mondo e sentirà la voglia di rinnovarsi e si sentirà capace di esprimere il proprio senso critico. Per Biblioterapia si intende quindi “la terapia attraverso la lettura come strumento di promozione e crescita culturale personale e collettiva, come strumento di auto-aiuto, di acquisizione di conoscenze e promozione di consapevolezza in situazioni di disagio psicologico e sociale oltre che come tecnica psicoeducativa e cognitiva in ambito psicoterapeutico”. Quindi ben vengano iniziative come quella di Juan Sobrino. In Italia ci sono numerosi circoli LaAV che operano con gli stessi obiettivi. Per questo, c’è chi mette questa sua passione a disposizione del prossimo. I circoli LaAV (Lettura ad Alta Voce) con il supporto dell’Associazione Nausika, sono gruppi di lettori volontari presenti in tutta Italia, che mettono a disposizione del prossimo la propria passione per la lettura. Operano in centri per anziani, ospedali e centri giovanili. Sono composti da persone di ogni età, dai 7 ai 90 anni, di diversa estrazione ed istruzione, con la comune convinzione che la lettura condivisa sia una pratica in grado di dare benefici a chi la dona e a chi la riceve. La lettura ad alta voce per gli altri suscita emozioni, sviluppa l’immaginazione e aiuta a “pensare” al futuro, stimolando i ricordi del passato.
Nata nel 2009, LaAV porta la lettura nei luoghi di disagio e solitudine al motto di “Io leggo per gli altri”. In piena emergenza Covid l’Associazione ha visto l’apertura di nuove sedi. Grazie a Radio LaAV, una web radio, e all’iniziativa “Leggere Forte”, non ha interrotto la sua mission, ricorrendo ad audio e video letture. Sebbene non ci sia un vero contatto visivo tra chi legge e chi ascolta questa iniziativa è di grande sostegno in momenti come questo. Quando riprenderanno gli incontri fatti in presenza, dove un gruppo di anziani ma anche adolescenti o bambini si radunerà intorno ad un lettore con un bel libro in mano per ascoltare dal vivo ciò che legge, sarà una gioia per tutti poterlo fare in una bella stanza accogliente o in un prato verde. E c’è chi si è già organizzato allestendo delle “biblioteche viaggianti” realizzate utilizzando dei vecchi frigo abbandonati denominati Frigo- Book. Puliti e liberati di elementi non più utili i vecchi frigo in disuso, sono stati recuperati ed usati per contenere libri messi a disposizione di chi, comodamente seduto su una panchina di un parco o direttamente sull’erba, vuole dedicarsi alla lettura di un buon libro o semplicemente ascoltare un volontario che mette a disposizione la propria voce per una lettura a voce alta.
Margherita Bonfilio
Una iniziativa sociale notevole e di grande valore.
L’articolo appassiona nella lettura.