ROMA – “Les Étoiles”, l’ambita rassegna annuale che raccoglie i migliori danzatori del mondo, sta per riaprirsi il 28-29 gennaio al Parco della Musica a Roma. È una rassegna che richiama un pubblico numerosissimo, poiché consente di vedere in una sola volta tutti insieme artisti di altissimo livello, che generalmente si concedono al pubblico interpretando – da soli o in coppia – una sola opera, danzata in un teatro lirico.
Ormai la globalizzazione tende ad oltrepassare nei ballerini i limiti delle scuole – quella russa innanzitutto, quella italiana, statunitense, tedesca – per esaltare in essi solo la tecnica, la qualità del movimento, l’espressività di artisti che tendono ad unificarsi. Quest’anno la gravità del momento, la guerra scatenata in Ucraina dal presidente russo Putin e le sue gravi conseguenze economiche, commerciali e politiche in occidente, hanno indotto il manager Cipriani, direttore artistico de “Les Étoiles”, a porre in prima linea le finalità sociali ed umanitarie della rassegna, che non è solo glamour, ossia una sfilza di ballerini: ma “inneggia alla bellezza più alta, e va verso un ideale di fratellanza universale, a prescindere da nazionalità, credenze, o stili di vita”.
“Il Cosmo in Danza” dice il titolo dello spettacolo. Perciò nell’edizione prossima è già abbozzata una sorta di Maratona Les Étoiles: il 28 avremo lo spettacolo A alle 21, ma il 29 domenica – dopo il medesimo spettacolo A alle 16,30 – potremo fruire alle 21 di una nuova performance B (con diverso programma e biglietto). Intanto sui capolavori del repertorio classico risplenderanno i primi ballerini del Royal Ballet, come Marianela Nuñez, giustamente decantata con la sua Kitri nel “Don Chisciotte”, fino ai giovani Marcelino Sambè che ballerà “Carbon life” di W. McGregor, e il parmigiano poco più che ventenne Alessandro Frola (Hamburg Ballet) che farà suo “Spring and Fall” di John Neumeier.
Infine “Orgía”, pezzo classico spagnolo, sarà ballato dallo straordinario, voluttuoso, stordente Sergio Bernal (del Ballet Nacional de España) re del flamenco: il brano è in prima assoluta, ma non poche sono a Les Étoiles le coreografie di giovani, in prima nazionale. L’Opéra di Parigi invierà i capisaldi del suo clima fervido e frizzante, la giovane e maggior stella del suo Teatro, Paul Marque, e Valentina Colasanti, parigina ma di origine italiana.
Astro massimo che è stato ospitato varie volte a Les Étoiles, è la splendida russa Polina Semionova (del Berlin Ballet) che si staglia sulla locandina, e che qui ballerà “Voices” di D.Dawson. Maia Makhateli infine, che torna dopo il successo del 2021, condurrà con sé un altro georgiano, Giorgi Potskhishvili, che incanterà coi suoi salti altissimi e l’ebbrezza della sua gestualità. Varie mostre fotografiche inoltre arricchiranno queste serate.
Paola Pariset
Nell’immagine di copertina, la ballerina georgiana Maia Makhateli
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