//L’appello: “Salviamo Riù, il gorilla triste”

L’appello: “Salviamo Riù, il gorilla triste”

di | 2023-01-15T06:55:53+01:00 15-1-2023 6:58|Top Blogger|0 Commenti

Salviamo Riù il gorilla triste. Questo l’appello lanciato dall’Associazione Meta di Parma che per raggiungere questo obiettivo ha anche lanciato una raccolta di firme su tutto il territorio italiano.
Riù, il gorilla triste, è in una gabbia di vetro, l’unico in Italia, rinchiuso da tantissimi anni in uno zoo della Puglia. Lo chiamano il “gorilla triste”, perché la sua espressione non lascia dubbi: Riù è infelice, è tristissimo, è depresso, è anziano e dopo tanti anni di schiavitù e reclusione è ora di liberarlo, prima che sia troppo tardi.
Riù vive in solitudine, rinchiuso nello “Zoosafari Fasanolandia”, a Fasano, in provincia di Brindisi, dove sono rinchiusi circa 3.000 animali di 200 specie diverse.
E’ stato catturato in Kenya da cucciolo, nel lontano 1975, e venduto a un circo insieme al piccolo Pedro, suo compagno di schiavitù. Nel 1994 Riù e Pedro vennero spostati e rinchiusi nello zoo pugliese dove Pedro nel 2008 è morto dopo una vita rinchiuso in una gabbia.

Riù sempre solo e triste

Da quando Pedro non c’è più, Riù vive completamente solo, triste e depresso in questo zoo della Puglia. Offeso nella sua dignità, continua a essere esposto in vetrina come un giocattolo nonostante la sua tristezza, e mentre i visitatori accorrono, Riù percorre stancamente il suo “recinto vetrato” sognando quella libertà rubata che non arriverà mai. Tre alberi e muri di vetro, questa è la sua gabbia, una gabbia di vetro per una vita passata in vetrina. Il gorilla ha trascorso quasi tutta la sua vita in cattività e ora è vecchio, triste e solo, con la sua schiena color argento.

Lo zoosafari di Fasano

“Basta schiavitù per Riù – questo l’appello dell’Associazione Meta Parma – Chiediamo che venga liberato, è anziano, non c’è più tempo per temporeggiare, non lasciamo che muoia nella sua infelicità”.
Poi la stessa Associazione bussa alla porta del direttore dello zoo pugliese, Fabio Rausa: “Si renda disponibile a cedere Riù per poterlo portare in un luogo migliore, e farlo finalmente uscire dalla sua gabbia di vetro. Riù è un gorilla, non una star da tenere in vetrina, e reclamiamo il suo diritto di poter essere felice, almeno per gli ultimi anni della sua vita. Libertà per Riù”.
Ricordiamo che in questo zoo della Puglia sono rinchiusi anche due orsi polari, oltre a leoni, elefanti, scimmie, e tantissimi altri animali, che vengono osservati dagli spettatori paganti addirittura lungo un percorso automobilistico, passando con le loro auto in mezzo agli animali. Risate, urla, e smog, per animali che in Italia non dovrebbero neanche starci, e men che mai in Puglia.
Gli animali allo zoo non si divertono!
Infine un appello anche alle associazioni animaliste, rifugi, aree protette, santuari, affinchè “chi ne abbia la possibilità si renda ufficialmente disponibile per ospitare Riù in un luogo migliore e rispettoso della sua dignità e non più in uno zoo né in un circo”.

Lascia un commento

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi