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L’antica festa della luna patrimonio della Cina più autentica

di | 2023-10-05T19:26:54+02:00 8-10-2023 5:45|Attualità, Sezione10|0 Commenti

NUORO – La festa di metà autunno è conosciuta dai più come festa della luna, festa delle torte lunari o festa Zhongqiu. Le prime celebrazioni in onore della luna in Cina risalgono alla dinastia Shang, ossia a più di 3000 anni fa. La prima descrizione della festa è contenuta nei Riti di Zhou, una raccolta di rituali databile alla dinastia Zhou occidentale. È certo, comunque, che tale ricorrenza sia divenuta molto popolare durante i primi anni della dinastia Tang (618-907 d.C.) quando gli imperatori iniziarono a fare banchetti in onore delle divinità e della luna e celebrare i raccolti ottenuti nel corso dell’anno.

Col passare del tempo essa è divenuta un momento per pregare collettivamente la luna, chiedere di ottenere fortuna e trascorrere del tempo in famiglia con i propri cari. La Festa è celebrata il quindicesimo giorno dell’ottavo mese del calendario cinese che cade tra la seconda metà di settembre ed i primi giorni di ottobre, periodo vicino all’equinozio d’autunno. Essendo una ricorrenza particolarmente sentita dal popolo, il governo della Repubblica Popolare Cinese, nel 2006, ha decretato la festa una “eredità culturale intangibile”, e dal 2008 è divenuta la festa nazionale della Repubblica cinese. La celebrazione della festa di metà autunno in Cina è associata alla leggenda di Houyi e Chang’e, la dea lunare dell’immortalità.

Diversamente dalle divinità lunari di altre culture che personificano la luna stessa, Chang’e non rappresenta l’astro ma vi vive sopra. Esistono numerose versioni ed adattamenti della leggenda e una di queste racconta che Houyi era un essere immortale, mentre Chang’e era una bellissima fanciulla che lavorava al palazzo dell’Imperatore di Giada come ancella della moglie dell’imperatore, la Regina Madre dell’Ovest. Quando i due si innamorano, Houyi si attirò le gelosie degli altri immortali, al punto che questi sparlarono di lui al cospetto dell’Imperatore di Giada. Houyi e Chang’e vennero pertanto banditi dal regno del cielo e costretti a vivere come mortali sulla Terra. Non avendo di che cibarsi, per sopravvivere, Houyi iniziò a cacciare diventando un arciere assai esperto.

A quel tempo, il 2200 a.C., il popolo cinese credeva esistessero dieci soli che avevano la forma di uccelli a tre zampe che vivevano su un albero di gelso nel mare orientale. Ogni giorno uno degli uccelli viaggiava intorno al mondo su un carro condotto da Xihe, la divinità “madre” dei soli. Un giorno tutti e dieci i soli decisero di viaggiare insieme, e così la terra a causa dell’eccessivo calore iniziò a bruciare. All’epoca, l’imperatore della Cina era Yao. Questi comandò a Houyi di usare le sue abilità nel tiro con l’arco per uccidere tutti i soli tranne uno. Houyi, dopo che ebbe con gran successo portato a termine la missione, fu ricompensato dall’imperatore con una pillola che garantiva l’immortalità.

I dolci della luna

L’imperatore avvisò Houyi di non consumare la pillola immediatamente, ma di prepararsi pregando e digiunando per un intero anno. Il giovane, dopo aver portato la pillola a casa, la nascose sotto un’asse di legno. Dopo qualche tempo venne richiamato a corte dall’imperatore Yao. In assenza del marito, Chang’e notò una strana luce bianca provenire da sotto le assi di legno e così trovò la pillola. Non sapendone la funzione, spinta dalla curiosità, la inghiottì e in breve tempo si accorse di aver acquisito dei magici poteri. Poteva volare. Quando Houyi tornò a casa e si rese conto di ciò che la moglie aveva fatto le urlò contro sgridandola. Allora lei scappò in cielo volando via dalla finestra. Houyi riuscì a seguirla fino a metà strada attraverso i cieli, ma fu costretto a tornare sulla Terra a causa dei venti troppo forti. Chang’e così raggiunse la luna dove, a causa di un colpo di tosse, sputò una parte della pillola. Da quell’istante non riuscì più a volare.

Chiese quindi a un coniglio bianco che viveva sulla luna e preparava le erbe medicinali per gli dèi di prepararle un’altra pillola per poter tornare da suo marito sulla terra. La leggenda racconta che, ancora oggi, il coniglio stia pestando col mortaio alcune erbe nel tentativo di fare un’altra pillola. Houyi, nel frattempo, si costruì una casa sul sole, andando a rappresentare il principio maschile dello Yang, in opposizione con la casa lunare di Chang’e che rappresenta il principio femminile dello Yin. La leggenda narra che una volta l’anno, durante la festa di metà autunno, Houyi sia in grado di visitare sua moglie sulla luna, ed è per questa ragione che in quella particolare notte la luna piena è più bella e luminosa del solito.

Quest’anno la festa della luna è caduta il 29 settembre. Nell’occasione i cinesi sono soliti riunire i componenti della propria famiglia e osservare la luna. In alcune parti della Cina si tengono delle danze per aiutare i giovani a trovarsi un partner. Le giovani donne vengono spinte a lanciare tra la folla i propri fazzoletti. Il giovane che raccoglierà il fazzoletto di una ragazza e glielo renderà avrà una chance di iniziare con lei una storia d’amore. Durante la cerimonia di metà autunno, inoltre, si usa accendere delle lanterne su alte torri oppure le si fa volare, si brucia dell’incenso in onore di Chang’e, la dea della luna, si collezionano petali di tarassaco per distribuirli tra i membri della famiglia, si pratica la danza del leone, effettuata da artisti marziali o acrobati, che simboleggia forza e buon auspicio; il leone è infatti considerato animale sacro che con i suoi poteri scaccia il male.

Ma la cosa che più caratterizza la festa della luna è la consumazione dei mooncakes, o torte lunari. Questi dolci cinesi sono di forma rotonda o rettangolare, hanno un diametro di circa 10 cm ed una profondità di 4–5 cm. Un ripieno spesso e pastoso, composto tradizionalmente di anko o di pasta di semi di loto, è circondato da una crosta sottile (2-3 mm) e può a volte contenere tuorli marinati d’anatra. Le torte lunari vengono solitamente consumate come accompagnamento al tè. Ai nostri tempi è diventata pratica comune regalare le torte lunari ai propri clienti o familiari, e ciò ha portato alla creazione di torte sempre più fantasiose e lontane dalla tradizione. Secondo la tradizione i mooncakes sono stati ideati dai rivoluzionari della dinastia Yuan, intorno al 1200 d. C., per nascondervi dentro dei messaggi che non dovevano essere intercettati. Oggi rappresentano l’armonia e l’unione.

Virginia Mariane

Amante del buon cibo, di un libro, della storia, dell’archeologia, dei viaggi e della musica

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