ROMA – E’ di 22 gradi centigradi la temperatura ideale per vivere bene. A questo risultato sono giunti gli scienziati delle Università di Melbourne e Pechino dopo un’importante ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Nature Human Behaviour che ha coinvolto circa 1,66 milioni di persone osservate tra USA e Cina, due nazioni profondamente diverse tra loro per cultura e abitudini.
La ricerca ha rilevato che nelle città in cui la temperatura media annua è più vicina ai 22 gradi vive in genere una popolazione meglio disposta verso gli altri, con persone più socievoli, estroverse e con una maggiore vocazione a socializzare rispetto a quelle che invece vivono in ambienti con condizioni climatiche molto fredde o eccessivamente calde.
Nelle città con un clima mite anche la qualità della vita è apparsa superiore con gli abitanti che sono risultati maggiormente coscienziosi e stabili dal punto di vista emotivo. Rimane qualche dubbio sull’interpretazione dell’esito della ricerca non essendo del tutto chiara la correlazione tra causa ed effetto, infatti la ricerca è osservazionale e non chiarisce le ragioni che si celano dietro questo risultato non essendoci alcuna prova che siano le temperature stesse a causare i cambiamenti di personalità. L’ipotesi più attendibile è quella che vuole che il bel tempo induca le persone a uscire di casa con maggiore frequenza, per cui, secondo lo studio, un clima mite e particolarmente gradevole stimola la voglia di vita all’aperto favorendo così la possibilità di relazioni sociali più frequenti.
Il ricercatore Samuel Gosling, ha spiegato che gli esseri umani, in quanto specie a sangue caldo, hanno un bisogno basilare di comfort termico e quindi con una temperatura gradevole risultano maggiori gli stimoli ad uscire di casa, facilitando così un’interazione sociale maggiore ed una migliore attitudine a fare amicizie e nuove esperienze. Al contrario, se fa troppo caldo o troppo freddo, si tende ad uscire di meno e quindi si verificano minori possibilità di interagire con altri individui.
Dalla ricerca emerge infine che a nessuno piace vivere con temperature estreme, sia calde che fredde, perché determinano condizioni di vita particolarmente difficili, inoltre la percezione e la tolleranza al clima è una condizione del tutto individuale che può variare da soggetto a soggetto, ed è proprio per questo che il clima a 22 gradi mette tutti d’accordo risultando ottimale per vivere.
Paolo Paglialunga
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