MILANO – Sul Tetto del Mondo, nella parte meridionale della catena dell’Himalaya, esiste un luogo meraviglioso chiamato Regno del Bhutan dove abita una bellissima regina dai lunghi capelli neri, Sua Maestà Jetsun Pema Wangchuck, consorte del re. Potrebbe essere l’inizio di una favola, invece è pura realtà. Mai come in questo periodo di pandemia si sente il bisogno di ascoltare e vedere cose belle e piene di colore. Si sente quasi il bisogno di credere alle favole per poter affrontare i momenti più difficili e bui. E nelle favole ci sono sempre un re ed una regina che alla fine vissero felici e contenti.
E’ il caso del re e della regina del Bhutan, sempre bellissimi e coloratissimi nei loro abiti tradizionali, sposati da otto anni e con due splendidi figli. Sorridenti e felici. Lei è Jetsun Pema, la regina più giovane del mondo, appena 30 anni, e lui, il re, 10 anni di più, è Jigme Khesar Namgyel. Si sono incontrati la prima volta ad un picnic quando Jetsun Pema era piccola. In quell’occasione lei disse al futuro sovrano: “Mi piaci, un giorno ti sposerò”. Lui in quell’occasione la notò e decise di aspettarla fino alla maggiore età. La giovane viene da una famiglia borghese, è quello che viene definita una commoner, ma ha studiato all’estero a Londra e in India. Jetsun è figlia di un pilota, il suo bisnonno paterno era il signore della provincia orientale di Tashigang e il nonno materno fratellastro della moglie del secondo re del Bhutan. Laureata in Relazioni Internazionali presso la Regent’s University di Londra, avvocato specializzato in diritto ambientale, parla inglese, hindi e il dzongkha, la lingua del posto. È appassionatissima d’arte e dedita alla pittura. Dedica la maggior parte del suo tempo alla beneficienza. Presiede la Bhutan Red Cross Society.
Jigme, con il quale fin dalla giovane età aveva una relazione sentimentale rimasta segreta, certo di aver trovato l’anima gemella acconsente al desiderio di studiare espresso dalla sua compagna permettendole di realizzarsi secondo i propri desideri. Terminati gli studi Jetsun torna in patria così il suo fidanzato, divenuto già sovrano nel 2006 in seguito all’abdicazione del padre, le chiede ufficialmente di sposarla. Nel 2011, annunciando il matrimonio re Jigme Khesar Namgyel ha detto della sua promessa sposa le parole più romantiche che si possano immaginare: “La gente pensa che la mia regina debba essere ben educata, bellissima, il meglio del meglio. Jetsun Pema è una donna dal cuore grande, che mi supporta e di cui mi fido. Non so cosa la gente dirà della mia scelta, ma io ho trovato in lei tutte le qualità che una donna dovrebbe avere”. ”
Molti hanno la loro idea di come dovrebbe essere una regina: straordinariamente bella, intelligente, aggraziata. Per me conta che come individuo sia un buon essere umano, mentre come regina che sia pronta a servire la sua gente e il suo Paese. Io la mia regina l’ho trovata e il suo nome è Jetsun Pema», fa sapere il re al Parlamento nell’annunciare le loro nozze. E per lei il re ha rinunciato anche al suo diritto alla poligamia, che nel Bhutan è ammessa, perché ha scelto di stare con lei e basta. Nel 2011 sono state celebrate le nozze. Più di 50.000 cittadini bhutanesi hanno salutato gli sposi il giorno delle nozze officiate nel seicentesco Palazzo della Grande Felicità.
Nel 2016 i due regnanti hanno annunciato la nascita dell’erede al trono, il principino Jigme Namgyel Wangchuck e nello scorso 2020 è nato a Lingkana Palace, nella capitale Thimphu, precisamente il 19 marzo 2020, in piena pandemia. In quest’ultima occasione la famiglia reale, dopo aver ringraziato lo staff medico e sanitario che ha assistito la regina nel parto e tutti quelli che hanno avuto un pensiero per il nuovo nato, ha rivolto un messaggio a tutta la popolazione raccomandando estrema cautela.
Il re Jigme Khesar Namgyel e la regina Jetsun Pema in quell’occasione, nella gioia della nuova nascita, hanno avuto un pensiero per chi stava soffrendo: “È un giorno felice per noi e per tutto il popolo del Bhutan, ma cogliamo l’occasione per ricordare a tutti di essere responsabili e d’aiuto l’uno con l’altro in questa battaglia al covid-19. Rivolgiamo i nostri pensieri a chiunque, nel mondo, stia lottando contro la pandemia”. Ancora una volta si sono dimostrati all’altezza della situazione nonostante la giovane età perpetuando così il sentimento di amore e gioia che caratterizza la loro vita sentimentale.
In Bhutan ogni luogo è considerato sacro e così pure ogni creatura del creato. Si pratica il Buddismo Vajrayana che consente “la vera conoscenza” e il “raggiungimento dell’Illuminazione” già in questa vita. La felicità dei sudditi è al primo posto nel rispetto della tradizione che considera la Felicità interna lorda, il principio guida per lo sviluppo del regno. Per questo il re e la regina ritengono come elementi essenziali per regnare serenamente ed in modo proficuo lo sviluppo umano, la governance, l’equità, la cultura e la tutela dell’ambiente. I fatti sembrano proprio dimostrare che gli attuali regnanti si stiano muovendo nella direzione giusta.
Margherita Bonfilio
Bellissima fiaba per grandi che vogliano farne tesoro.