ROMA – Il 21 marzo la primavera astronomicamente in Italia è già entrata, ma ancor più importante in quel giorno è la coincidenza della data con l’anniversario della nascita di Johann Sebastian Bach, padre della musica in tutto il mondo: dunque “Happy BachDays” afferma la IUC, Istituzione Universitaria dei Concerti dell’Ateneo la Sapienza. Secondo il nostro calendario gregoriano infatti, il compositore di Eisenach nacque il 31 marzo 1685, ma secondo il calendario tedesco luterano egli vide la luce dieci giorno indietro, il 21 marzo.
Perciò la IUC ne ha festeggiato in tale data l’anniversario originario, con un concerto di ampie proporzioni, in streaming gratuito su Youtube e su Facebook; e il 31 marzo, per non dimenticare la tradizione e sempre con molti strumentisti, la IUC ha affidato ai medesimi canali social un secondo concerto, con altre composizioni bachiane, concluse da un capolavoro assoluto dell’artista: le “Variazioni Goldberg” del 1745. E’ stata una vera maratona di musica di Bach quella del 21 marzo, sempre online dalle 10 del mattino in poi ogni ora, fino alle 21. Tra gli strumentisti si sono esibiti Luca Pincini al violoncello, con brani dalla Suite BWV 1007, Blasetti al liuto con brani dalla Suite BWV 995, indi Zagame nella Sonata per violino solo BWV 1001. Si è aggiunta ad essi la chitarrista Aurora Orsini, insieme col soprano Sofia Celenza, nella Suite per liuto BWV 995 – liuto trasposto per chitarra; infine il concerto si è chiuso con le vivaci Bachianas brasileiras n.5. di Villa Lobos.
Ci attende ora l’appuntamento del 31 marzo con la data di nascita ‘italiana’ di Bach: la cui vita fu semplice, attorniato dai molti figli (14 dei 20 avuti dalle due mogli), vincolato al lavoro di docente a Köthe, a Weimar, a Lipsia (qui per circa 25 anni), oltre alle creazioni di musica sacra (la “Passione di S.Matteo” e sugli altri evangelisti), la “Messa in si minore”, “L’Oratorio di Natale”), e all’enorme bagaglio della musica contrappuntistica barocca, alle tante suites, alla “Arte della fuga”, al “Clavicembalo ben temperato”.
Alla loro interpretazione si è dedicato l’eccellente pianista genovese Andrea Bacchetti, apprezzato specie dal grande Pierre Boulez e circondato da notevole fama, il quale dopo aver eseguito altri pezzi bachiani, concluderà la seconda maratona alle ore 21 del 31 marzo. Essa ha meritato un concerto a sé, per le celeberrime, celestiali, armonicamente e matematicamente costruite “Variazioni Goldberg”, del 1741-45, come detto.
Sono, queste, a partire dall’Aria iniziale, variata per ben 30 volte, uno dei più complessi e misteriosi capolavori musicali di Bach, intrisi di meravigliosi dettami matematici, simili a quelli ben noti ai pittori del Rinascimento, specie a Piero della Francesca. E tutti speriamo che l’opera dedicata da Bach alla perfezione e armonia della natura, e dalla IUC alla figura e alla data di nascita di Bach nel giorno dell’equinozio di primavera, porti una primavera anche a noi, che tuttora viviamo nella pandemia.
Paola Pariset
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