MILANO – Lasciarsi conquistare da un angolo sognante, uno spazio incontaminato dalla frenesia e dai rumori della metropoli. Nel cuore di Brera, si trova una dimora storica esclusiva: il Museo dei Navigli. La zona di Milano più trendy e famosa nel mondo ospita eventi dedicati agli amanti di storia, al lavoro imprenditoriale, alla creatività internazionale e ai momenti ludici. L’atmosfera del Museo dei Navigli è storica e profumatamente milanese. Quel sapore laborioso, inventivo, trainante, voluto per secoli, con amore o con forza, da imperatori e re europei. Oltre che grandi artisti come Leonardo da Vinci che studiò e progettò la chiusa della Conca del Naviglio di San Marco (detta Conca di Leonardo) tuttora visibile a monte della via, costruita nel XVI secolo e utilizzata un tempo per gestire il flusso delle acque.
Le sale del Museo ospitano vari affreschi che raffigurano scene di vita milanese sui Navigli e ne ripercorrono la storia. Milano, fin dall’epoca romana, infatti, poteva contare su un’incredibile quantità di corsi d’acqua, che ebbero varie funzioni. I Navigli ebbero un ruolo fondamentale soprattutto per il trasporto delle merci, come nel caso del marmo servito per edificare il Duomo di Milano e che proveniva dalla Cava di Candoglia, sul lago Maggiore.
Impossibile non raccontare la storia del Naviglio senza citare i barconi che, un tempo, solcavano le sue acque. Scrittori, poeti, pittori hanno scritto, dipinto e raccontato la sua lunga e affascinante storia. Anticamente il naviglio era chiamato anche “Tesinell” o “Navili de Gagian”, e nasce prendendo acqua dal fiume Ticino nei pressi della frazione di Tornavento del comune di Lonate Pozzolo, in provincia di Varese.
All’inizio il canale non era navigabile, ma nel 1272, al termine di alcuni importanti lavori, il Naviglio Grande fu percorso da una flottiglia di barche. Questa possibilità fu subito sfruttata dai milanesi, poiché permettevano di far giungere in città creta, mattoni, marmi, graniti, calce, carbone, legna, bestiame, vino e generi alimentari.
L’intenso traffico metteva a dura prova le sponde e le alzaie, e così si rese necessario (nel 1502) “purgare et spazare dicto navilio er redurlo in debita forma per lo navigare”, ed ecco la presenza e l’opera del geniale Leonardo da Vinci, che nel Codice Atlantico annota conclusi i lavori per il rifacimento della chiusa di San Cristoforo e per la regolazione del flusso verso la Darsena.
La presenza dei Navigli per Milano è stata fondamentale non solo per i commerci, ma soprattutto per l’agricoltura. Nel 1979 è avvenuta la definitiva chiusura del Naviglio Grande nel suo aspetto commerciale, ritornando così alla sua primitiva funzione di canale di irrigazione per le culture del Milanese e del Pavese.
Nel Museo dei Navigli si respira aria di antichi e suggestivi ricordi, oggi ospita eventi organizzati, esclusivi nel prestigioso quartiere di Brera. Un’occasione per vivere momenti magici, indimenticabili, che solo una location di prestigio può dare tra le luci e il caos della città.
Claudia Gaetani
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