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Marie Laveau, la vera regina del voodoo

di | 2023-07-05T09:56:36+02:00 2-7-2023 5:40|Personaggi, Sezione9|0 Commenti

NUORO – Marie Laveau è stata una religiosa, maga e praticante di voodoo. Nacque libera, nel quartiere del Vieux Carré, nella cittadina di New Orleans, il 10 settembre del 1804 e si presume sia morta il 16 giugno del 1881. Pochissime sono le informazioni relative alla sua vita e il fatto che condividesse con le sue figlie il nome Marie ha reso difficoltosa la ricostruzione del suo percorso di vita e della sua attività. Dopo la morte del marito iniziò una convivenza con un giovane, Louis Cristophe Dumesnil de Glapionche, che non poté però sposare a causa delle leggi che ostacolavano la “mescolanza razziale”. Si dice che i due abbiano avuto quindici figli, tra i quali Marie Laveau II, nata intorno al 1827.

Praticava rituali che mescolavano credenze cattoliche, come l’adorazione dei santi e della Madonna, con la fede negli spiriti africani. Fu celebre non solo tra gli schiavi neri statunitensi affrancati ma persino tra la comunità di bianchi della sua cittadina. Alcune fonti certe asseriscono che nel 1874 ben 12.000 spettatori, tra bianchi e neri, affollarono le rive del lago Pontchartrain per poter assistere alla celebrazione dei suoi riti in occasione della vigilia di San Giovanni. La fama di Marie Laveau e l’alone di mistero creatosi attorno alla sua figura le hanno valso il titolo di voodoo queen (la regina del Voodoo, Sua Maestà, la predicatrice dei Voodoo) e a lei è attribuito un libretto dal titolo “Black and White Magick”, pubblicato per la prima volta nel 1925, in cui si svelano i segreti della sua magia.

L’attribuzione è probabilmente spuria ed il vero autore è presumibilmente il semplice redattore dell’opera. Il voodoo è una religione che attinge dai riti e dalle credenze del cristianesimo e dalle antiche religioni africane arrivate in America su navi di schiavi provenienti dall’Africa meridionale. Esistono diversi tipi di voodoo: quello praticato nello stato della Louisiana, a Cuba, in Brasile, a Porto Rico, ad Haiti e in Africa. È probabile che Marie Laveau praticasse fin dalla giovane età il voodoo della Louisiana, ma con influenze varie. Bella ragazza dai capelli neri che amava coprire con copricapi di stoffa dai colori sgargianti, dalla carnagione ambrata e gli occhi dallo sguardo penetrante, si sposò all’età di 18 anni con un afroamericano libero proveniente da Haiti di nome Jacques Paris col quale iniziò a praticare il voodoo.

Presto un’aura di mistero iniziò a circondare la figura di Marie Laveau a seguito della morte delle due figlie avute dal primo marito, del decesso del marito e infine della morte in circostanze misteriose del nuovo compagno Louis Christophe Dumesnil de Glapion. Marie aprì una sala come parrucchiera nel centro di New Orleans. Qui si dice ricevesse le donne più in vista della città e oltre alle acconciature che realizzava offriva numerosi altri servizi come la realizzazione di bamboline voodoo, pozioni e mojo gris-gris, un amuleto africano che proteggerebbe dal demonio e porterebbe fortuna. Ogni oggetto magico era prodotto ricorrendo a erbe, zucchero di canna, spezie, pietre, ossa, capelli, unghie, sporcizia e reliquie sacre.

Marie possedeva un serpente di nome Zombie, così chiamato in onore della divinità Damballah Wedo conosciuta come “Grande Zombie” che era solita manifestarsi nelle vesti di un serpente. Nelle sue cerimonie era solita farsi accompagnare da un uomo chiamato “re” o da un officiante di secondo grado di sesso maschile. I rituali comprendevano balli e canti e spesso erano caratterizzati da possessioni spiritiche. Forse Marie acquisì le conoscenze delle sostanze che provocavano allucinazioni, malattie e morte da un personaggio enigmatico, il “dottor John”, noto anche come Bayou John e principe John. Catturato in Senegal e portato negli Stati Uniti come schiavo, alla fine del XIX secolo divenne il più importante “re voodoo” della città di New Orleans. Marie ne seguì le orme e diventò la donna più conosciuta, rispettata e temuta della città, e non solo.

Alcune voci affermavano che Marie fosse stata l’apprendista di due donne: Sanité Dédé, assai temuta nei circoli voodoo di New Orleans tra il 1803 e il 1820, e Marie Salope, che in seguito Marie avrebbe sostituito. Il potere di Marie era talmente grande che si affermava fosse in grado, con le sue maledizioni e i suoi rituali, di colpire persino la terza o la quarta generazione di discendenti, ma era anche assai conosciuta per la sua disponibilità ad aiutare chiunque le si avvicinasse e pregava persino per i condannati a morte o un semplice mendicante. Ogni volta che un prigioniero suscitava la sua compassione, Marie lavorava incessantemente per ottenere il suo perdono, o almeno una commutazione della pena, e generalmente ci riusciva.

Marie Laveau organizzava i suoi rituali nella sua casa di St. Ann Street, dove sul retro realizzava cerimonie invocando la divinità voodoo Damballah Wedo, ma anche a Congo Square, una piazza pubblica e a Bayou St. John’s, sulle rive del lago Pontchartrain, dove si svolgevano le principali cerimonie nelle quali si cantava, ballava, suonava il tamburo e i partecipanti erano posseduti da un potente spirito. Il cottage costruito dalla nonna divenne il luogo perfetto per officiare i riti voodoo. All’interno si trovavano altari coperti di candele, immagini sacre, ragazze che cantavano inni e naturalmente, al centro, Marie Laveau. I partecipanti non pagavano in denaro ma facevano un’offerta costituita da liquori, cibo e monete lasciate sopra un panno al centro della stanza. La predicatrice recitava una preghiera, poi salutava in direzione dei quattro punti cardinali e diceva: “In nome del Padre, del Figlio e dei Santi Spiriti -Holy Ghosts”.

Marie Laveau incontrava anche singoli fedeli e dava loro consigli riguardo ogni problema, dalle cause legali ai problemi di cuore. Il pubblico cui si rivolgeva non era elitario, ma abbracciava tutte le classi sociali. Sebbene un’ampia parte della società bianca fosse cliente di Marie, il voodoo non venne mai considerato una religione ufficiale, anzi le opere della Laveau vennero raccontate dai giornali come delle vere e proprie orge occulte, tanto da ritenere che Marie fosse pericolosa e una donna da eliminare. Il suo culto non fu mai accettato, complice anche il fortissimo odio razziale presente negli Stati Uniti in quel periodo storico.

Il mausoleo di Marie Laveau

La morte di Marie Laveau è avvolta nel mistero. Il 16 giugno 1881 il quotidiano di New Orleans annunciò la notizia della sua morte all’età di 86 anni, altri affermarono che il cuore della donna cessò di battere nel 1835, all’età di 41 anni. Marie Laveau fu sepolta nel cimitero di Saint Louis Numero 1, il più antico cimitero cattolico di New Orleans, insieme ad altri membri della sua famiglia e il giornale “The New Orleans Daily Picayune pubblicò l’obituarium “donna di grande bellezza, intelletto e carisma, che era anche devota, caritatevole e un’abile guaritrice con le erbe”. Ancora oggi la presunta tomba di Marie attira moltissimi visitatori che disegnano sulle pareti della cappella tre X sperando così che lo spirito della donna defunta interceda per loro ed esprima ogni loro desiderio.

La storia di Marie Laveau ha ispirato moltissime canzoni, film e serie tv. Una delle canzoni più conosciute è “The Witch Queen of New Orleans”, del gruppo Redbone, composta nel 1971, o “Marie Laveau”, del Dr. John, del 2004. Sul piccolo schermo, Marie Laveau è stata interpretata da Angela Basset nella serie American Horror Story: “Coven” e “Apocalypse”. Marie Laveau era una donna meravigliosa. Facendo il bene per il gusto di fare il bene da sola, non ottenne alcuna ricompensa ma incontrò spesso i pregiudizi e la ripugnanza di una parte della gente, nonostante avesse sempre a cuore la causa del popolo ed era con loro in tutto. I suoi ultimi giorni trascorsero circondati da immagini sacre e testimonianze di religione, e morì con una ferma fiducia nel Cielo.

Virginia Mariane

Amante del buon cibo, di un libro, della storia, dell’archeologia, dei viaggi e della musica

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