ROMA – Un appartamento papale ed una mostra sotto il colonnato del Bernini. Due proposte interessanti, per due percorsi altrettanto interessanti in questo periodo natalizio, funestato dall’emergenza sanitaria Covid-19. Per espressa volontà di papa Francesco, infatti, si può visitare la “casa del vescovo di Roma” per tanti secoli, teatro di una firma storica nel 1929, ovvero quella dei Patti Lateranensi. Dal prossimo 13 dicembre, dunque, l’appartamento papale e le stanze del Palazzo Lateranense a Roma sono aperti al pubblico, al primo piano del palazzo apostolico, con ingresso in piazza di Porta San Giovanni.
Il Pontefice, tra l’altro, in un messaggio al cardinale vicario Angelo De Donatis nel proporre la riapertura al pubblico, aveva sottolineato il ruolo della Chiesa nel custodire e valorizzare questi simboli testimoni “di esperienze di fede e quali strumenti per dare onore a Dio”. Questa casa del Vescovo, perché il Pontefice è anche il vescovo di Roma, ha un allestimento completamente nuovo, con un percorso di sicurezza accessibile a tutti, in gruppi di 30 persone al massimo. Tremila metri quadri da percorrere sotto la guida delle suore Missionarie della divina rivelazione (che da anni a Roma propongono particolari itinerari di arte e fede), dieci sale, l’appartamento papale, la cappella privata, lo scalone che porta direttamente alla basilica di san Pietro e proprio il tavolo dove furono firmati i patti Lateranensi, tra soffitti affrescati, opere d’arte e pregiati mobili antichi, arazzi.
Ma per chi volesse intraprendere un viaggio nell’incantevole mondo della rappresentazione della Natività, c’è anche la possibilità di visitare l’Esposizione Internazionale “100 Presepi in Vaticano”. Si tratta, più precisamente, di 126 presepi da tutto il mondo sotto il Colonnato del Bernini, in Piazza San Pietro. Questa del 2021 è la quarta edizione e propone creazioni provenienti da Croazia, Germania, Slovenia, Perù, Kazakistan e Stati Uniti, per citarne alcuni, i quali sono rappresentati dalle rispettive Ambasciate presso la Santa Sede.
Persino 30 scuole del Lazio hanno aderito, c’è un presepe realizzato nella parte frontale di un autobus dell’Atac e persino un presepe “goloso” grazie a “Il Cioccolato dei Trappisti”, dal peso di 100 chili. Perché per chi non lo sapesse, Roma è una delle prime capitali al mondo a conoscere il cioccolato in tavolette e la prima produzione risale negli ambienti delle catacombe di San Callisto, a Roma. Sono stati i Monaci Trappisti (un ordine cistercense proveniente dalla città di Trappes in Francia) verso la fine del XIX secolo ad esportare la ricetta del cioccolato a Roma.
I 126 presepi sono visitabili fino a domenica 9 gennaio 2022. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 20, con ingresso gratuito fino a quindici minuti prima della chiusura. Non occorrono biglietti. Il 24 e il 31 dicembre sarà possibile accedere fino alle 17, ovviamente sempre nel rispetto delle norme per la prevenzione e il contenimento del contagio da Covid-19.
Laura Ciulli
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