ROMA – Un Premio dedicato a Carla Fracci, dopo 15 giorni dalla morte e 84 anni di vita nella danza. Ancora non si placa la fortissima emozione della sua scomparsa, a tal punto che su tutti sono discesi i ricordi a fiumi, le immagini della sua vita e della sua arte: così Alessandro Rende – danzatore del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera, ideatore e direttore dell’Italian Dance Award, concluso il 2 giugno scorso al Teatro Brancaccio – ha dedicato alla Fracci il corposo Premio, cui tante volte ella presenziò.
“A Carla Fracci, Signora della Danza, étoile e ineguagliata interprete di capolavori del balletto: a suo nome avevo deciso di istituire il Premio alla Carriera dell’edizione 2021 dell’Italian Dance Award. Il suo entusiasmo per questo riconoscimento mi ha sostenuto lungo questo anno di sfide, lei che non ha mai smesso di battersi per la danza. I nostri applausi la raggiungeranno ovunque: guardando il cielo, sogneremo di vederla danzare in quell’immenso palcoscenico, a cui darà per sempre luce e bellezza”.
Alessandro Rende è direttore artistico della competizione giunta alla terza edizione e deve aver sofferto molto in questi due anni, vedendo la danza confinata fuori dai teatri: così come esulta adesso rivedendo le folle di giovani che tornano a calpestare il palcoscenico.
Ha atteso per questo fino a giugno, onde raggiungere la meta senza timori per la salute dei giovani. Più di 500 i video per le preselezioni di Italian Dance Award, nei settori solisti, duo, gruppi, e 180 le selezioni per le finali in tutti i settori , svoltesi al Teatro Brancaccio l’1 e 2 giugno. Vincitori sono stati i primi tre classificati in ogni settore, numerosi i Premi della Critica, le borse di studio, gli stages e altro, ed un coreografo insignito sta creando uno spettacolo che sarà messo in scena nel dicembre 2021.
Ecco almeno alcuni dei personaggi in giuria: Daniele Cipriani creatore di eventi di grande danza, Luciano Cannito della compagnia Roma New York City, Enrica Palmieri direttrice dell’Accademia di Danza, Laura Comi direttrice della Scuola di Ballo dell’Opera, Pompea Santoro dell’Eko Dance Project, Stéphan Fournial del Ballo del S.Carlo di Napoli. “Sono tornato a respirare, con i candidati, quell’atmosfera speciale che solo il teatro può dare – afferma Alessandro Rende –. Siamo tornati: la danza è più viva che mai”. Ovviamente, la manifestazione ha rispettato tutte le regole sanitarie contro il coronavirus.
Paola Pariset
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