//Italia nel fango, polemica da ministro

Italia nel fango, polemica da ministro

di | 2018-11-11T07:07:34+01:00 11-11-2018 7:05|Top Blogger|2 Comments

Matteo Salvini, vicepremier e ministro degli Interni, ci ha abituati ormai alle sue uscite da cabaret ma sentirlo in Tv dare la colpa agli ambientalisti per quanto accaduto di grave, gravissimo, a seguito del forte maltempo che nei giorni scorsi ha flagellato l’Italia, non ci ha fatto per niente ridere. Anzi ci indigna (e uso solo un eufemismo), ci fa capire chi siamo costretti a subirci come governanti di un’Italia che in quanto a salvaguardia ambientale resta sempre agli ultimi posti della classifica europea.
“Troppi anni di incuria e mal inteso ambientalismo da salotto per cui non si tocca l’alberello e non si draga il torrentello e poi l’alberello e il torrentello ti presentano il conto”.
Questa l’uscita di Matteo Salvini in visita con il governatore Luca Zaia nelle zone del Bellunese dove migliaia di alberi sono stati abbattuti dalla furia della tempesta. Dimostrando di non saperne affatto di ecologia, ha puntato il dito contro quello che lui definisce l’ambientalismo da salotto tralasciando il fatto che a provocare vittime e danni gravissimi è stata soprattutto l’incuria dei governi, tutti i governi, che si sono succeduti alla guida di una povera Italia dove a farla da padrone è sempre stato l’abusivismo edilizio e i successivi condoni e più in generale un’aggressione a un territorio spesso fragile e appetibile per uomini senza scrupoli.
Di alberi ne sono caduti a milioni in Veneto, dove venivano curati ed erano una ricchezza; in Sicilia (e non solo) il conto lo ha presentato una casa abusiva tirata su a poca distanza dall’alveo di un fiume, il Milicia, dal quale, per costruirla, erano stati espiantati i pericolosi alberelli tirati in ballo da Salvini. Il presidente di Legambiente Liguria, Santo Grammatico, non ha dubbi: “L’incauto post di Salvini arriva nel tragico anniversario dell’alluvione di Genova e di fronte ai morti in Sicilia. Il ministro dei condoni edilizi e fiscali – ha aggiunto – si permette di attaccare gli ambientalisti che denunciano da decenni degrado del suolo e dissesto idrogeologico. Vergogna”.
Critici anche i Verdi: “Mai tanta ignoranza era andata al potere – sostiene Angelo Bonelli – Salvini omette di parlare della drammaticità rappresentata dai cambiamenti climatici e dalla folle cementificazione che ha portato a costruire ovunque sulle sponde dei fiumi, nelle aree di esondazione, di dissesto idrogeologico rendendo impermeabile il nostro territorio”.
Ma d’altronde Salvini è quello che qualche anno fa al Senato, insieme al resto dell’allora Popolo delle Libertà di Berlusconi, votò una mozione negazionista nella quale si asseriva che il cambiamento climatico e il riscaldamento globale non esistono. Della serie: l’ignoranza – dal verbo ignorare – al potere.
L’Italia è il paese del dissesto idrogeologico, dell’abusivismo edilizio, dell’incuria ambientale e il ministro degli Interni, nonché vice primo ministro, va sui luoghi dove il maltempo ha fatto più danni e che fa? Dà la colpa agli ambientalisti che chiedono più fondi per la tutela del territorio, che fanno di tutto per impedirne un’aggressione criminale e che pretendono una lotta all’abusivismo rapida, efficace e giusta.

2 Commenti

  1. Mattia Pane 17 novembre 2018 at 9:48 - Reply

    senza entrare nel merito del contenuto devo, mio malgrado, constatare che per la prima volta un’iniziativa di Alboscuole si occupa dichiaratamente di politica attaccando in maniera netta una parte politica. E’ un vero peccato se l’associazione ha deciso di cambiare rotta… era un’isola felice per noi e per i nostri studenti. Senza rancore solo rammarico.

    • Gianni Tassi 25 novembre 2018 at 12:18 - Reply

      No, non si tratta di politica. Le critiche non sono dirette al politico o al partito bensì a chi di ambiente dimostra di non saperne nulla e questo è grave se a fare quelle affermazioni è un uomo che ha responsabilità di governo. Dare la colpa dei danni provocati dal maltempo a chi da sempre si preoccupa della tutela del territorio mi sembra sbagliato e ingiusto. Solo questo, non è politica ma preoccuparsi del futuro della nostra terra.

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