ROMA – Si chiama “Io dono sicuro” il primo database in Italia, che ogni cittadino può consultare sul sito www.istitutoitalianodonazione. it, per sapere se il proprio dono è arrivato in mani sicure. In questi ultimi giorni nei quali si registra una pesante situazione in Ucraina, è massiccia la risposta di aiuti concreti per questo Paese duramente provato dagli attacchi militari russi. Gesti concreti sono partiti anche dall’Italia con donazioni, generi di prima necessità, vestiti e medicinali.
Una grande gara di solidarietà alla quale si aggiungono progetti ed iniziative notevoli, dato che stanno scarseggiando le scorte di cibo, acqua potabile, farmaci, prodotti per l’igiene e la cura della persona. Inoltre, aumenta sempre più il numero dei rifugiati presso i Paesi vicini all’Ucraina, che fuggono lasciando tutto. La rete di aiuti e sostegno si rafforza, ormai, di giorno in giorno, come la campagna di aiuti della Caritas Italiana sostenuta dalla Cei, Conferenza Episcopale Italiana, e la Comunità di Sant’Egidio.
In passato, purtroppo, è accaduto che pacchi e soldi siano andati dispersi, arricchendo, così, alcune organizzazioni di truffatori e bande criminali. È opportuno, quindi, capire se il bene affidato, arrivi a destinazione, verificando se c’è il “marchio di qualità”, chiamato appunto “Donare con fiducia”, che viene rilasciato agli enti, alle imprese ed alle organizzazioni no profit, dall’Istituto Italiano della Donazione (IID).
Si tratta di un’associazione senza scopo di lucro, costituita nel 2004 da Fondazione Sodalitas e Forum Terzo Settore, con il sostegno delle Fondazioni Compagnia di San Paolo e Cariplo. Tra l’altro proprio l’IID dal 2015 promuove il 4 ottobre di ogni anno il #DonoDay.
Laura Ciulli
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