Il rapporto del Journalism AI della London School of Economics and Political Science (LSE) del 2023 ha rivelato che il 73% delle testate giornalistiche intervistate ritiene che l’intelligenza artificiale generativa (genAI), come ChatGPT o Google Bard, offra nuove opportunità e sbocchi professionali per il giornalismo. Il rapporto, intitolato “Generating Change: A global survey of what news organizations are doing with AI”, ha coinvolto oltre 100 testate provenienti di 46 Paesi durante il periodo da aprile a luglio 2023. Il dato interessante è che circa l’85% dei partecipanti, tra cui giornalisti, tecnici e dirigenti dei media, ha già sperimentato l’IA per aiutare in diverse attività, come la scrittura di codice, la generazione di immagini e la creazione di riassunti.
L’IA può liberare risorse per compiti più creativi, riducendo il tempo dedicato a lavori come la trascrizione delle interviste e il fact-checking. I giornalisti intervistati prevedono che l’IA avrà un impatto significativo in quattro aree specifiche: può aiutare a identificare notizie false o fuorvianti, contribuendo così a mantenere l’accuratezza nell’informazione, può essere utilizzata per personalizzare i contenuti in base alle preferenze del pubblico e automatizzare la distribuzione di notizie su misura, può generare riassunti e articoli in modo efficiente, risparmiando tempo ai giornalisti, i chatbot possono essere impiegati per raccogliere informazioni preliminari e valutare le opinioni del pubblico su determinati argomenti.
Tuttavia, gli intervistati hanno riconosciuto l’importanza di mantenere il controllo umano su tutto il contenuto generato dall’IA per evitare pregiudizi e imprecisioni. Anche se l’IA può essere avanzata, il giudizio umano rimane fondamentale nel processo di fact-checking. Il rapporto ha evidenziato anche preoccupazioni etiche riguardo l’uso dell’IA nel giornalismo, tra cui accuratezza, equità e trasparenza. Inoltre si è notato che le redazioni dei media nei paesi del Sud del mondo affrontano sfide linguistiche, infrastrutturali e politiche nell’adozione dell’IA, mentre i benefici sociali ed economici tendono a concentrarsi nei paesi del Nord del mondo, dove le infrastrutture sono più sviluppate. L’intelligenza artificiale, sebbene promettente, è anche vista come una doppia spada, poiché può aumentare la polarizzazione e la scarsa qualità dei contenuti, minando ulteriormente la fiducia del pubblico nei media.
In conclusione, rappresenta un’opportunità per il giornalismo di diventare più efficiente ed efficace ma è necessario affrontare le sfide etiche, geografiche e sociali associate al suo utilizzo per garantire un impatto positivo e equo a livello globale.
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