ROMA – Appena usciti – è appena un mese – dai trionfi alle Terme di Caracalla, ed il Teatro dell’Opera già pensa alla ripresa degli spettacoli autunnali al Costanzi. Il successo degli eventi – di prosa, cinematografici (con film di antiche opere liriche), di musica pop, di danza classica e contemporanea (per fortuna) – ha dimostrato la piena accettazione del pubblico.
Ciò, anche se la stagione di Caracalla è diventata un Festival multidisciplinare, perdendo – con le due sole opere verdiane, Traviata e Rigoletto – lo scettro di “tempio estivo” della lirica a Roma. La ripresa autunnale avverrà il 19 settembre, ovviamente al Teatro Costanzi di piazza Beniamino Gigli, con “Serata Coreografi Contemporanei”.
La presenza della direttrice del Ballo dell’Opera Eleonora Abbagnato garantirà le esecuzioni – da parte di étoiles, primi ballerini, solisti del Corpo di Ballo – delle più indicative opere del seguenti coreografi contemporanei: lo spagnolo Goyo Montero, il polacco Krzysztof Pastor, il britannico Christopher Wheeldon.
Il primo brano in concerto sarà “Within the Golden Hour”, balletto per 14 ballerini su musica dell’indimenticato Ezio Bosso insieme con Vivaldi, e coreografia del 2008 creata per il San Francisco Ballet dal suddetto Christopher Wheeldon. Attivo soprattutto in USA come ballerino, indi coreografo, poi nel musical, ha ricevuto nel 2015 un Award per la coreografia di “An american in Paris” di Gershwin.
Secondo pezzo in programma, una “Chacona” dello spagnolo Goyo Montero, creata su musiche di Bach e prevista per il Balletto Nazionale Sodre in Montevideo. Nel suo stile – come affiora dalla recente “Bella dormiente” di Valencia e dal suo “Schiaccianoci” – il grottesco declina nell’espressionismo più aspro, e non dimentica la cultura spagnola, nella coreografia del goyesco “El sueño de la razón…”, lucido come lo sono gli incubi.
Il polacco Pastor, già alla direzione del Balletto di Amsterdam, nel 2009 è diventato direttore del Balletto Nazionale Polacco con compagnia autonoma, in parità con l’Opera Nazionale Polacca: in Teatro la sua versione 2012 del “Bolero” di Maurice Ravel, in cui a differenza della tradizione béjartiana, egli farà muovere in uno spazio rettangolare un uomo e una donna, attorno ai quali si muoverà il corpo di Ballo.
Paola Pariset
Nell’immagine di copertina, un momento della “Chacona” dello spagnolo Goyo Montero
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