VITERBO – È arrivato anche questo Natale 2021. Gesù Bambino, per i credenti, continua a nascere per noi, ma specialmente in noi. Un tempo difficile: la pandemia, tra veloci mutazioni, continua a scandire ogni istante, quasi a sospendere ogni situazione della nostra vita, ma a Natale ci si ferma a pensare, ad agire, a dare valore a ciò che veramente conta, a riscoprire il sapore delle tradizioni, quelle belle, quelle vere. La natività ci chiama a riflettere profondamente, ognuno dalla sua angolazione, ma ci porta a ritrovare l’essenzialità dell’esistenza, a tutto quello he dà un vero senso alla quotidianità, al calore della vita familiare, alla qualità delle relazioni con gli altri, alla capacità di accogliere tutto questo nel nostro cuore.
Un anno dove molti sono morti, portati via soprattutto da questo virus che non lascia scampo, tante persone sono rimaste sole, in un baratro che solo il distacco della morte riesce a creare, c’è chi ha perso il lavoro, chi vive in condizioni di alta precarietà. I nuovi poveri dell’era post Covid-19, le nuove realtà che dilagano a macchia d’olio. Natale, dunque, tempo propizio nel quale siamo chiamati a custodire la nostra stessa vita, ma anche a donarla e viverla in comunione con l’altro. Ora più che mai il mondo ha bisogno di sperimentare la fiducia, ad osare attraversare i meandri del buio di questi giorni difficili.
Vivere in pienezza, perché come spesso ci invita Papa Francesco, “Nessuno può sperimentare il valore della vita senza volti concreti da amare. Qui sta un segreto dell’autentica esistenza umana”. E così Buon Natale e Buon Anno a tutti. A chi è rimasto solo, a chi ha paura, a chi è ammalato, agli anziani sempre più vittime delle truffe, a chi va alla Caritas, perché non sa più dove andare, ma anche a tutti coloro che si donano nella gratuità per il prossimo, ai giovani, il nostro futuro.
Laura Ciulli
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