VITERBO – Bisogna “porre una madre nella condizione di non dover scegliere tra lavoro e cura dei figli, oppure liberare tante giovani coppie dalla zavorra della precarietà occupazionale e dell’impossibilità di acquistare una casa”: aveva detto così Papa Francesco intervenendo alla IV edizione degli Stati Generali della Natalità. Già, in una società dove le madri sono costrette a scegliere tra lavoro e figli, nascono meno bambini. La fotografia più dettagliata è stata scattata dall’Istat su natalità e fecondità della popolazione residente relativi all’anno 2023. Le coppie non mettono su famiglia, insomma, e quindi calano le nascite, tanto che l’Italia scende a 379.890, 13mila in meno rispetto al 2022, registrando un calo del 3,4%.
Più precisamente, per ogni mille residenti in Italia sono nati poco più di sei bambini lo scorso anno, ma anche in questo 2024 che sta volgendo al termine si registra un calo: basti pensare che da gennaio a luglio sono venuti alla luce 4600 bambini in meno, rispetto allo stesso periodo del 2023. Praticamente il numero medio di figli per donna scende a 1,20, in flessione sul 2022 (1,24) e la stima provvisoria elaborata sui primi 7 mesi del 2024, fotografa una fecondità pari a 1,21. A confermare un importante ruolo nel contesto demografico è l’immigrazione. Gli stranieri nel 2023, oltre a frenare il calo della popolazione, contribuiscono anche a rallentare l’invecchiamento.
Si tratta di una vera e propria emergenza demografica, che richiede soluzioni politiche ed economiche mirate per invertire questa dannosa tendenza. La riduzione delle nascite, iniziata oltre un decennio fa, sta radicalmente mutando cambiando il panorama demografico italiano. Nonostante la diminuzione dei bambini c’è una ‘classifica’ che fa sorridere: è la scelta dei nomi in Italia che vede al primo posto Leonardo, che detiene e mantiene il primato sin da 2018, mentre al secondo posto, per la prima volta, c’è Edoardo, stabile Tommaso al terzo posto. Invece Francesco esce dal podio, perdendo due posizioni e piazzandosi al quarto posto. Per quanto riguarda le femminucce è Sofia a mantenere il podio, mentre l’argento va ad Aurora, il bronzo spetta a Ginevra che dalla quarta posizione sale in terza, mentre a scendere in quarta è Vittoria. Giulia, invece, scivola in quinta posizione.
Laura Ciulli
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