MILANO – L’atmosfera diventa magica ed edulcorata in questa parte dell’anno quando le emozioni si vivono più intensamente. Tutto prende un colore diverso. Le luci nelle case, nei negozi, per le strade. Stride il silenzio che molti vogliono vivere e il tintinnio dei campanelli che portano allegria. Poco lontano un vecchio teatro di città. Si illumina la scena, un palcoscenico e un uomo stringe tra le mani uno strumento prezioso. Suona e la sua musica volteggia nel tempo e nello spazio solo per veder spuntare un sorriso sulle labbra di un bambino o di un vecchio distratto.

Un violino di cristallo decorato con motivi a foglia d’oro in grado di poter suonare. Il primo violino di vetro al mondo suonato da una musicista giapponese. Lo strumento è stato realizzato da 14 lavoratori in sei mesi di lavoro. Alcuni liutai, da tempo, si sono cimentati nella costruzione di violini speciali con materiali diversi dal tradizionale legno: dalla seta di ragno a diversi metalli, alla fibra di carbonio. Mancava ancora, in effetti, quello di cristallo.

Giorgio Giliotti

L’idea è di Giorgio Giliotti, maestro vetraio medaglia d’oro “Bormioli” e liutaio per passione. Ha realizzato 10 strumenti in cristallo ed ogni strumento è un pezzo unico, curato in ogni minimo particolare, per poter esprimere al meglio la magia sonora che il vetro, come il legno, riesce a far riverberare da queste creazioni. Il pregiatissimo violino, il cui prezzo si aggira intorno al milione di sterline, è impreziosito dai 50.000 cristalli Swarovski che ne ricoprono la struttura.

Della stessa famiglia due violini elettrici, uno bianco e uno nero, creati appositamente da Swarovski per il gruppo britannico Fuse, composto dalla violinista inglese di fama internazionale Linzi Stoppard e dal musicista Ben Lee che, nel 2010, ha stabilito un Guinness World Record come “violinista più veloce del mondo” suonando ” Il volo del calabrone ” in 64,21 secondi.

Le vibrazioni di un arco aiutano ad immergersi dolcemente nella profondità della psiche per ritrovare armonia e serenità, nella sensazione di essere sostenuti da un tappeto sonoro. Uno strumento le cui qualità uniche ne consentono l’impiego in svariati interventi per la cura, l’accudimento e il benessere dell’essere umano.

Un violino di cristallo per udirne il suo suono vibrato e far vibrare l’anima, avrebbe gli applausi e il consenso, per la sua straordinarietà, anche di Niccolò Paganini, Antonio Stradivari e Giovanni Paolo Maggini.

Claudia Gaetani