ROMA – Sembra l’autoritratto del suo autore, la sua biografia, il romanzo della sua vita, il viaggio sentimentale, il racconto delle sue relazioni con le persone e il mondo che lo circonda, del suo modo di vedere “con occhi speciali”. Invece “L’avventura fa 90” è l’ultimo libro di Luigi Plos, la sua terza guida escursionistica nei luoghi segreti “a due passi da Roma”, in cui l’autore aggiorna, integra le informazioni sui 60 percorsi già descritti nelle edizioni precedenti e aggiunge 30 siti inediti per un totale, appunto, di 90 proposte. Novanta come la paura, requisito indispensabile per andare alla ricerca di quello che Joseph Conrad avrebbe chiamato il “cuore di tenebra”, per fare esperienza. In una parola: per crescere.
La lettura propone trekking su percorsi capaci di stupire, sorprendere, emozionare. Sono 399 pagine corredate da immagini, schede, notizie storiche e geografiche, da scorrere da cima a fondo ma anche da consultare a caso, dalla fine all’inizio o a metà del volume, in camminate attraverso luoghi impervi, forre, dirupi scoscesi e cascate spettacolari, scenari inauditi, talvolta orridi ma proprio per questo magici, che magari ci sono sempre passati inosservati, ma da sempre sono stati lì in attesa di essere visti. Tutti, rigorosamente, nel territorio di Roma e provincia. Un turismo sostenibile a “Km 0”, insomma, affascinante e capace di destare meraviglia quanto e più di quelli esotici e costosissimi, realizzabile in una giornata ma altrettanto gratificante.
Che le proposte di Luigi Plos piacciono e pure tanto lo dicono i numeri: lui è la guida più “social” d’Italia con ben 155mila iscritti su fb. Un successo costruito – è il caso di dirlo – “passo passo” da quando, nel 2011, lasciò il lavoro in azienda per dedicarsi allo studio del territorio e offrirlo agli altri, accompagnandoli con i suoi libri, come guida e come relatore su tematiche ambientali che, poi, sono anche quelle umane. Oggi questa è la sua professione. Requisito dei percorsi da lui stabilito è che essi siano capaci di portare lontano dalla quotidianità e, da quel che risulta dal suo lavoro di ricerca, effettivamente di questi ce ne sono tantissimi.
I luoghi più affascinanti della città e dei suoi dintorni sono descritti fin dal momento della loro scoperta, avvenuta a volte per caso cercando altro, dallo stesso Plos. Oppure dai suoi amici, i cosiddetti “Lucumoni”, rivelatori di “quei” luoghi (dal nome dei sacerdoti etruschi così denominati per la loro capacità di “sentire” la terra). Nel libro ci sono i dettagli, le informazioni storiche, gli aneddoti, ma mai la localizzazione precisa perché si tratta di itinerari tutti fuori sentiero, soggetti a mutamenti e deviazioni dovute alla crescita della vegetazione (a volte talmente folta che necessita di interventi di pulizia prima dell’escursione programmata), o alle recinzioni private. E poi la regola di Plos è che ognuno contribuisca a cercare la strada anche se nulla è lasciato al caso e ogni uscita viene curata nei particolari anche sotto l’aspetto della sicurezza.
Gli escursionisti, all’arrivo in questi posti affascinanti e misteriosi, hanno la sorpresa che è poi quella a noi riservata dalla natura ogni volta che siamo capaci di osservarla: laghetti incantati, cascate, fossi da guadare, grotte. Ma molti, ormai, in questa sorta di mindfullness si fanno portare solo da lui. E così l’elenco è lunghissimo: da nord a sud, da est a ovest il territorio di Roma si rivela uno scrigno di tesori naturalistici.
Si va dalla galleria etrusca di Casal del Marmo al fosso del Peccato sulla Cassia, dai fori di Saxa Rubra ai laghi della Marcigliana, da Valle Bruciata alla valle dell’Arrone. Il viaggio “letterario” firmato Plos è lungo e costellato di racconti, aneddoti, incontri, poesia. Non mancano i nomi di persone, di amici che hanno accompagnato la guida più spericolata d’Italia nel progettare e percorrere questo cammino, a tratti così coincidente con la sua stessa vita da poterlo confondere con una rivelazione interiore. Perché probabilmente è così, ne sono simbolo tutte le fiabe: il bosco da attraversare è una metafora dell’esistenza. Le sue asperità e gli ostacoli sono prove da superare per poterne uscire fuori vincenti e diventare adulti.
La vita moderna, però, ci allontana troppo dall’esperienza del contatto con la natura e dalle emozioni capaci di sostenerci e darci stimoli. Plos ha individuato la propria missione nel bisogno di molti di ritrovare questo legame perduto, che egli propone di ritrovare camminando, arrampicandosi, cercando la propria “selvaggitudine”. Ne ha fatto un mestiere, che è diventato anche un itinerario a ritroso dentro se stesso e che si legge tra le pagine del libro, un romanzo di formazione dove i valori antichi si fondono bene con la modernità della tecnologia, necessaria per portare avanti tutto il lavoro organizzativo e di marketing che c’è dietro anche quella che sembra la più semplice escursione. Ma poi il bello è che, anche per lui, tutto si conclude con scarpe da trekking e zaino in spalla.
“L’avventura fa 90” in vendita presso le librerie e presso Medialibri, nei negozi specializzati per il trekking e on line.
Informazioni su www.luigiplos.it e su Facebook “Avventure nei luoghi segreti a due passi da Roma”.
Gloria Zarletti
l’uomo
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