PALERMO– “Poi d’improvviso venivo dal vento rapito/e incominciavo a volare nel cielo infinito… Nel blu dipinto di blu, felice di stare lassù”: tempo fa, cantava così Domenico Modugno, il mitico cantautore pugliese che ci faceva volare con la fantasia nel blu dipinto di blu.
Rimaniamo coi piedi per terra, ma faremmo bene a passeggiare vicino al blu di mari, fiumi, laghi, o in aree verdi quali prati, parchi e giardini. Infatti, secondo gli studiosi finlandesi del Finnish Institute for Health and Welfare, autori di una ricerca pubblicata online su Occupational & Environmental Medicine, camminare in aree verdi o blu migliora sensibilmente la salute, riducendo l’uso di farmaci per patologie quali la depressione, l’ansia, l’insonnia, l’asma e l’ipertensione.
I ricercatori hanno attinto inizialmente alle risposte di 16.000 residenti, dai venticinque anni in su, di Helsinki, Espoo e Vantaa, le tre città che costituiscono la più grande area urbana della Finlandia. Il sondaggio ha raccolto informazioni sulla loro frequenza di spazi residenziali verdi e blu entro un raggio di 1 km da casa. In particolare, è stato chiesto loro quanto spesso trascorrevano del tempo all’aperto in spazi verdi, nei mesi estivi, con risposte che potevano essere comprese tra mai a 5 o più volte a settimana. Inoltre, veniva loro domandato se riuscivano a vedere spazi verdi o blu da una delle loro finestre di casa e, in tal caso, con quale frequenza avessero osservato queste viste, con opzioni da raramente a spesso. Agli intervistati è stato anche chiesto di segnalare l’uso eventuale di farmaci prescritti per l’ansia, l’insonnia e la depressione, e/o di farmaci per l’ipertensione e l’asma, per periodi varianti dall’ultima settimana fino a più di un anno prima.
L’inchiesta ha preso in considerazione anche fattori significativi quali i comportamenti legati alla salute, l’inquinamento dell’aria esterna e il rumore, il reddito familiare e il livello di istruzione. L’analisi finale ha incluso circa 6000 partecipanti che hanno fornito informazioni complete. Ecco i risultati: stare in aree verdi o vedere mare, fiumi e laghi almeno 3 o 4 volte a settimana fa calare del 33% la probabilità di usare farmaci per la salute mentale, diminuisce del 36% la probabilità di utilizzo di farmaci per normalizzare la pressione sanguigna e del 26% di quelli contro l’asma.
Gli effetti salutari della visita agli spazi verdi e alle aree blu sono stati ancora maggiori tra chi aveva un reddito familiare annuo più basso, sotto i 30.000 euro. Ma, nel complesso, la correlazione non dipende dal reddito e dal livello di istruzione. Certo, osservano i ricercatori, non si può stabilire un nesso causale diretto tra salute e full-immersion nella natura. Tuttavia, i ricercatori sperano che questo studio «aumenti l’offerta di spazi verdi di alta qualità negli ambienti urbani e ne promuova l’uso attivo. Questo potrebbe essere comunque un modo per migliorare la salute e il benessere nelle città».
A rafforzare l’ipotesi della ricaduta salutare di una passeggiata a contatto con la natura c’è anche lo studio pubblicato su Molecular Psychiatry da ricercatori del Max Planck Institute for Human Development di Berlino: «I risultati supportano la relazione positiva precedentemente ipotizzata tra natura e salute del cervello, ma questo è il primo studio a dimostrare il nesso causale», afferma il neuroscienziato ambientale Simone Kuhn, capo del Lise Meitner Group for Environmental Neuroscience presso il Max Planck Institute for Human Development.
La ricerca ha mostrato che, dopo una passeggiata nei boschi, si riduce l’attività dell’amigdala, una struttura del cervello coinvolta nell’elaborazione dello stress, nell’apprendimento emotivo e nella risposta a situazioni che impongono la lotta o la fuga. I volontari che hanno camminato in città non hanno visto diminuire l’attività dell’amigdala, che però non è neanche aumentata, il che suggerisce che anche un’ora trascorsa in un giardino pubblico o una semplice camminata in un ambiente urbano possano comunque essere utili per tenere a bada lo stress.
In Sicilia si ripete un antico detto: “Quannu u pedi camina, u cori sciala” (che significa “Quando si cammina, il cuore gode, è contento”). I ricercatori finlandesi e tedeschi ci dimostrano che è davvero così. E che se si passeggia in mezzo alla natura si gode il doppio.
Maria D’Asaro
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