//Il tempo delle vacanze nonostante tutto

Il tempo delle vacanze nonostante tutto

di | 2022-08-07T07:10:18+02:00 7-8-2022 7:00|Punto e Virgola|1 Comment

Arriva agosto che scandisce il periodo dell’anno più tradizionalmente legato alle vacanze e alle ferie. Cioè a quei giorni in cui, liberi dalle incombenze lavorative e dagli stress della quotidianità, ci si può riposare e magari anche abbandonare a qualche eccesso (ma senza esagerare, per favore). E’ il tempo dei viaggi: del mare e della montagna, della campagna e del lago. Ognuno sceglie il luogo che meglio aderisce al proprio carattere (e magari dopo aver questionato col partner che preferirebbe altro…).

Come che sia, da sempre l’ottavo mese dell’anno è quello in cui la maggior parte degli italiani va in vacanza. Negli scorsi decenni la chiusura per ferie degli stabilimenti Fiat provocava un lunghissimo serpentone di auto sull’Autostrada del Sole: erano le famiglie dei lavoratori che tornavano al Sud per trascorrere con i propri parenti i giorni del riposo. Il concetto si è progressivamente evoluto: si preferisce “diluire” la vacanza in diversi appuntamenti più brevi e sparpagliati durante l’anno per poter staccare la spina più frequentemente.

In verità, la decisione di concentrare in agosto le ferie è piuttosto antica e risale ad un paio di millenni fa quando l’imperatore Augusto istituì a Roma (esattamente nel 18 a.C.) una festività che si aggiungeva ad altre ricorrenze dello stesso mese: i Vinalia rustica, i Nemoralia o i Consualia (questi ultimi celebravano la fine dei lavori agricoli ed erano dedicati a Conso, dio della terra e della fertilità). La locuzione latina Feriae Augusti (riposo di Augusto), da cui deriva direttamente il nostro Ferragosto, indicava appunto un periodo di tregua necessario dopo le grandi fatiche profuse durante le settimane precedenti. Augusto ebbe grandi meriti e fu artefice di importanti riforme e trasformazioni radicali, ma era anche un uomo cinico e astuto: con quelle festività prolungate conquistò il favore del popolo in nome di quel panem e circenses, in base al quale ai cittadini bisognava assicurare cibo e divertimento per farli contenti e governare senza problemi.

Nel corso dei secoli, la tradizione si radicò ancora di più: in occasione del Ferragosto i lavoratori porgevano auguri ai padroni, ottenendo in cambio una mancia; in età rinascimentale l’usanza fu addirittura resa obbligatoria nello Stato Pontificio. La festa originariamente cadeva il 1º agosto: lo spostamento si deve alla Chiesa cattolica, che volle far coincidere la ricorrenza laica con la festa religiosa dell’Assunzione di Maria. La gita turistica di Ferragosto nasce durante il ventennio fascista. A partire dalla seconda metà degli anni Venti, nel periodo ferragostano, attraverso le associazioni dopolavoristiche delle varie corporazioni, il regime organizzava centinaia di gite popolari. In particolare dal ferragosto 1931 al settembre 1939 ciò fu favorito dall’istituzione dei Treni popolari speciali, con prezzi fortemente scontati. L’iniziativa offriva la possibilità anche alle classi sociali meno abbienti di visitare le città italiane o di raggiungere le località marine o montane. Grazie a queste gite molte famiglie italiane ebbero per la prima volta la possibilità di vedere il mare, la montagna e le città d’arte; dato che il vitto non era compreso, nacque anche la tradizione del pranzo al sacco.

Insomma, soprattutto in agosto ci si riposa e ci si diverte, pur se sarebbe sciocco dimenticare che il mondo sta attraversando turbolenze inimmaginabili solo qualche anno fa. La guerra in Ucraina è purtroppo solo l’aspetto più eclatante: si spara in Palestina, proteste e arresti si registrano in Tunisia, le preoccupanti vicende nei dintorni di Taiwan, la pandemia non ancora debellata (e altre se ne profilano all’orizzonte), i problemi energetici, lo spettro di una crisi alimentare, la povertà dilagante… L’elenco è lungo e articolato e purtroppo fortemente incompleto. Ma l’auspicio è che comunque agosto porti a tutti un pizzico di serenità. Aggiungere anche pace è auspicabile, ma decisamente utopistico.

Buona domenica (e buone vacanze).

One Comment

  1. Angelo chimienti 7 agosto 2022 at 11:43 - Reply

    In Agosto ,si è troppo impegnati a rilassarsi per pensare a pandemie guerre crisi economica.Tanto ci penseremo a settembre .Ci sono i problemi più importanti : le file in autostrada la prenotazione alberghiera sovraffollamento delle spiagge ecc.
    Ma è proprio vero che le migliori vacanze si fanno in agosto?

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