PATRICA (Frosinone) – Vassi in Sanleo e discendesi in Noli, montasi su Bismantova e ‘n Cacume con esso i piè; ma qui convien ch’om voli…, scriveva il Sommo Poeta Dante Alighieri nel canto IV del libro del Purgatorio. Ed è così, e non solo, se proviamo ad addentrarci in un particolare e suggestivo cammino sul Monte Cacume, dalla caratteristica forma triangolare ed una grande croce, tra l’altro facilmente riconoscibile sia dall’autostrada A1, che dalla SS156 dei Monti Lepini.
Siamo in Ciociaria, provincia di Frosinone, sulla montagna del Purgatorio, dove è possibile trovare nel percorso quei personaggi che Dante incontra o cita nel suo viaggio verso il Paradiso, in definitiva concretizzato proprio sulla cima di questo monte. È il Sentiero di Dante, costituito da 12 statue realizzate in corten (un tipo di acciaio molto apprezzato e scelto da architetti ed ingegneri per le specifiche qualità tecniche e cromatiche), corollario di questa suggestiva passeggiata, metà di numerosi appassionati ogni anno, con tanto di san Michele Arcangelo che schiaccia il demonio, ed ovviamente Dante e Beatrice.
Si tratta della felice intuizione, sicuramente unica nel suo genere, dell’Amministrazione comunale di Patrica, che nel 2018 grazie ad un’idea del sindaco Lucio Fiordalisio, con la consulenza storico scientifica di Giancarlo Pavat e artistica di Cesare Pigliacelli, realizza questo progetto notevolmente apprezzato che, tra l’altro, ha ricevuto un importante riconoscimento.
Su, in cima alla vetta, la caratteristica croce di ferro accoglie i visitatori, sin dal 1903, anno nel quale venne eretta, in occasione del diciannovesimo centenario della nascita di Cristo, a ricordo del Giubileo proclamato dal pontefice Leone XIII. Nel settembre 2022 è stata persino la location di un matrimonio civile, il primo in questo luogo. Una croce di ben 14 metri di altezza, dal peso di 50 quintali: smontata pezzo per pezzo, venne trasportata sul monte dalla popolazione. Successivamente venne costruita una chiesina.
Una località che offre un emozionante panorama, con un itinerario caratteristico all’interno dell’Appennino, dal quale è possibile affacciarsi per ammirare un orizzonte che va dai Monti Simbruini alle Mainarde, agli Aurunci, per non parlare del Monte Circeo e delle isole Pontine nelle giornate più limpide e terse. Insomma, per citare Dante nel Purgatorio: Puro e disposto a salire a le stelle.
Laura Ciulli
Laura, grazie! E’ un interessante itinerario turistico che non conoscevo, intelligentemente costruito ad ok dal sindaco.