ROMA – Non è facile dimenticare il clima di quel 20 aprile 2001, quando nella Deutscher Oper di Berlino, l’inattesa e fulminante morte sul podio del già ben noto direttore d’orchestra veneziano Giuseppe Sinopoli, commosse il mondo. Le forze gli vennero meno e crollò, dinanzi alla moglie seduta in platèa, la pianista Silvia Cappellini, giunta da Roma spinta da un oscuro presentimento: e già dalla mattina, in taxi, il Maestro – stringendole la mano – le aveva ricordato quando, nel 1979 l’aveva conosciuta a Roma nel mondo musicale, appena diciottenne.
Martedì 20 aprile l’Accademia di S.Cecilia, ove il Maestro operò dal 1983 al 1987, ha voluto ricordarne la figura di Grande della Musica, a cominciare dalla cura dell’imminente libro (in versione italiana) “Gli dèi sono lontani. Giuseppe Sinopoli: una biografia” di Ulrike Kienzle. Ma il ricordo è proseguito e con una serie concerti online di brani musicali del Maestro, e dei compositori che lo precedettero. Tuttavia non nella ricorrenza del giorno della sua morte, né in quello dei suoi funerali a Roma il 23 aprile: ma il 20 aprile, come detto, sui canali social dell’Istituzione, indi per RAI Cultura su RAI 5 alle 17,30 con due puntate di “Prima della prima”, è stata ripresa la “Sinfonia n.5 di Chajkovskij”, dal Maestro interpretata.
Soprattutto, Sinopoli a S.Cecilia – che già gli ha dedicato una sala in sede – nel 1997 aveva eseguito la “Nona Sinfonia di Mahler”, evidenziando la propria profonda formazione nel solco del sinfonismo tedesco, e che gli valse la nomina a direttore musicale dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma. Breve tuttavia ne fu il periodo: la necessità di un suono orchestrale particolare, spinse Sinopoli alla richiesta di un rinnovamento dell’ensemble, che non fu accettato dagli orchestrali, conducendo ad un attrito fra le parti e alla conseguente risoluzione dei rapporti. Forse queste tensioni nocquero al Maestro, e chissà che non fossero all’origine della sua drammatica e improvvisa morte.
Forte infatti era la sua passionalità nella musica, espressa nella direzione delle tante orchestre guidate nel mondo, e tale da fargli costantemente desiderare il ritorno nella famiglia, come in un luogo paradisiaco e amato. Densa, senza pause, drasticamente interrotta fu la sua vita: e di ciò è dovizioso il libro succitato, che uscirà a breve termine, come annunciato dall’Accademia di S.Cecilia. Il quale porrà in luce anche la passione di Sinopoli per l’Archeologìa, specie del mondo medio-orientale, che ha coltivato sino a giungere alla laurea, nell’Università di Roma La Sapienza, prevista pochi giorni dopo il concerto di Berlino: ma la morte glielo impedì.
Paola Pariset
Nell’immagine di copertina, il maestro Sinopoli dirige a Taormina
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