ASSISI (Perugia) – È stato un raduno emozionante ed intenso quello dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, Anps, tenutosi nella suggestiva piazza di santa Maria degli Angeli, ad Assisi. Centinaia di ex poliziotte e poliziotti si sono incontrati in occasione del Primo Raduno Interregionale del Centro Italia. Sfilavano con gli striscioni ed i vari labari delle sezioni di appartenenza, accompagnati dalle loro mogli, figli ed anche nipotini, testimoniando la loro fiera appartenenza alla Polizia di Stato. Si sono abbracciati, alcuni anche ritrovati dopo tanti anni, da quando le loro strade si erano divise, dopo aver frequentato il Corso di Allievi agenti e di Ispettori. Qualche lacrima nell’apprendere dei colleghi che non ci sono più, ma tanto orgoglio di appartenenza.
Donne ed uomini che hanno servito lo Stato a costo della loro stessa vita, tra turni impegnativi e (quasi) sempre sul filo del rasoio, per il bene della società. Accanto a loro gli allievi ispettori della Scuola di Spoleto, il futuro della Polizia, in una sorta di passaggio del testimone dai veterani ai giovani colleghi che si affacciano alla vita del poliziotto. Ad accoglierli il presidente nazionale Anps Michele Paternoster, coadiuvato da Donato Fersini e Maurizio Lucchi, instancabili artefici di una manifestazione che ha riscosso notevole successo e stupore persino tra la popolazione ed i tanti turisti, particolarmente colpiti al passaggio di donne ed uomini in divisa sociale e dei vari Gruppi di Volontariato.
Una marea di labari cremisi ed oro, provenienti da ogni regione d’Italia, hanno invaso la piazza antistante la Basilica di Santa Maria degli Angeli. Un luogo di fede molto sentito, sorto grazie alla determinazione di Papa Pio V che, proprio con questa struttura, voleva riconoscere il ruolo dell’Ordine minore dei francescani, e dare accoglienza ai pellegrini in occasione dell’Indulgenza del Perdono, dal 31 luglio al 2 agosto, voluta proprio da San Francesco che aveva chiesto al Papa l’indulgenza plenaria, per coloro che visitavano la cappella.
Suggestiva la processione della statua della Madonna, in notturna sul piazzale, portata amorevolmente dai soci dell’Anps. I flambeaux illuminavano la piazza, mentre risuonavano canti e preghiere in onore della Vergine Maria. Toccante anche la deposizione di una corona al cippo in onore del poliziotto Luca Benincasa, Medaglia d’oro al Valor civile, ucciso da alcuni criminali in fuga, dopo una rapina in un istituto di credito. Molto partecipata la celebrazione della Messa, alla presenza delle Autorità civili, officiata dal custode del Protoconvento della Basilica, padre Massimo Travascio, che nell’omelia ha sottolineato l’importanza di “costruire ponti con Dio ed i fratelli, perché il mondo cambierà nella misura in cui cambiamo noi”.
Sul palco è poi salito il poliziotto pellegrino di pace, Giuliano Maltempi, reduce dal suo cammino a Canterbury, iniziato nello scorso giugno da Pesaro, per poi al ritorno attraversare la via Francigena e giungere a Roma, in Vaticano. Un messaggio di speranza, di solidarietà ed amore per un progetto pienamente sostenuto dall’Associazione nazionale Polizia di Stato, chiamato “Insieme con il Pellegrino sulla via della Pace”. In questi tempi travagliati dai vari conflitti in atto nel mondo, dagli episodi di violenza sui più deboli, Maltempi si è messo in cammino per oltre 2200 chilometri, per lasciare un segno tangibile di come si possa cambiare al meglio, apprezzando i piccoli gesti quotidiani ed avendo il coraggio di muovere il primo passo.
“Il cammino è qualcosa di speciale perché ti porta alla pace interiore, permette di connetterti con te stesso e di trasmettere quello che hai dentro agli altri”, ha detto Giuliano Maltempi in una piazza affollata ed attenta alle sue parole, accolto dall’abbraccio del suo presidente di Sezione Anps Pesaro, Alfredo Marra. Ma sul palco è salito anche l’ispettore capo in quiescenza Angelo Corbo. Un nome legato indissolubilmente ad una tragica pagina della storia italiana: l’efferata stage di Capaci, dove persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo anche lei magistrato e gli agenti della scorta Antonio Montinaro Vito Schifani e Rocco Dicillo.
Angelo Corbo è uno dei superstiti che porta in giro per l’Italia la sua importante e determinante testimonianza di legalità. Un raduno, il primo a Santa Maria degli Angeli, che ha scritto un’altra significativa pagina della storia della Polizia di Stato, che non è altro che l’unione di donne e uomini che hanno messo in pratica, giorno per giorno, i valori in cui hanno sempre creduto per il bene della collettività.
Laura Ciulli
Un sincero plauso alla signora Laura Carulli che con un breve e conciso articolo ha messo a fuoco, con parole appropiate, tutti i valori e i compiti degli appartenenti all’ANPS e di tutti gli appartenenti al glorioso corpo della Polizia di Stato. Grazie
Mi associo con il cuore palpitante alle espressioni di grande e sincero apprezzamento formulate da Umberto Sciamanna. Grazie