GRECCIO (Rieti) – Mancano pochi mesi: nel 2023 Greccio sarà al centro del mondo per la ricorrenza degli 800 anni dal primo presepe vivente rappresentato da San Francesco nel 1223: un gesto apparentemente semplice, ma pieno di significato, che si inserisce “all’interno di un più ampio collegamento con La Verna ed Assisi per far sì che il Lazio francescano, che nella valle Santa porta il suo cuore, sia pienamente inserito nella via francescana che da Assisi, passando per la Verna e ovviamente la Valle reatina giunga fino a Roma”, ha precisato il Vescovo Domenico Pompili. Chissà cosa direbbe oggi San Francesco, cosa farebbe, se avrebbe mai immaginato che il suo presepe sarebbe stato celebrato in tutto il mondo, in tutte le forme d’arte e con ogni tipo di materiale.
E’ quello che avrebbe certamente sperato, ma non avrebbe potuto mai immaginare tutto il resto: la procedura per il riconoscimento di patrimonio immateriale dell’Unesco, un museo internazionale, artistico e multimediale nella sua Greccio, presentato con un convegno internazionale sulla piattaforma Zoom con la partecipazione di Alberto Català Pou, presidente 2021-2025 della fondazione spagnola Universalis Foederatio Praesiepistica di Barcellona, che racchiude una ventina di associazioni internazionali, gli interventi di architetti e progettisti (Enrico Genovesi, Marcello Mari, Umberto Lattanzi responsabile sportello Europa del Comune di Greccio), il sindaco di Greccio Emiliano Fabi e l’assessore Fiorenzo Marchetti, il vescovo Domenico Pompili, Padre Francesco Rossi, direttore artistico del museo del presepio, Alberto Finizio, presidente dell’associazione italiana amici del Presepio, Pierluigi Bombelli, segretario Un.Foe.Prae di Barcellona, Fabio Maruti ricercatore e operatore turismo culturale, membro del consiglio nazionale Aiap (la più importante associazione italiana per la promozione, tutela e crescita della professione e della cultura del progetto grafico).
Il museo internazionale del presepe di Greccio è un punto di riferimento del sistema dei musei del Presepio in tutto il mondo, oltre al direttore amministrativo e artistico, adesso ha anche la figura del direttore scientifico. I presepi del mondo esposti nel santuario di Greccio rappresentano l’anima più popolare, in questa struttura, inaugurata nel 2016 (visite in inverno dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13, dalle 15 alle 17 e in estate dal 1 giugno al 15 settembre dalle 10 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18) c’è l’arte presepiale che fa conoscere, conserva e promuove tutti i popoli del mondo. Presepi in cartapesta, materiale riciclato, ceramica, terracotta, ferro battuto, legno, materiali naturali a rappresentare le peculiarità e la cultura dei luoghi.
Il museo internazionale di Greccio ha iniziato il suo percorso una ventina di anni fa, con il comune di Greccio, la Regione Lazio, la Diocesi di Rieti. La struttura rurale in pietra del XVIII secolo, acquistata dal comune di Greccio e ristrutturata, ora è unita da un tunnel al museo già esistente in una chiesa del XV secolo. E’ previsto un ascensore per raggiungere agevolmente il secondo piano espositivo e la sala convegni. Nel piazzale con vista sulla Valle Santa sarà costruito un anfiteatro per le rappresentazioni viventi del presepe, concerti di musica sacra, laboratori artigianali. Sul lato sinistro, nelle piazzole apposite, si svolgerà il festival dei ‘Madonnari’ del Presepe e si sta lavorando al Cammino del presepe, da Greccio al presepe subacqueo di Rivodutri, a quello in Cattedrale e in altri luoghi. La tecnologia amplia gli spazi: ciò che non è possibile inserire materialmente, viene aggiunto virtualmente e ogni opera, con il suo QR Code, ha la spiegazione e la biografia dell’autore.
Il Comune di Greccio ha acquistato il dominio e il sottodominio del “presepe di Greccio”, ne avrà la piena titolarità e sta perfezionando il sito internet www.grecciomuseodelpresee.it con video promozionali, visite in 3D, anche da cellulare e con visori ottici, un Avatar come guida turistica e linguaggio dei segni, che illustrerà le singole opere e gli artisti. Il museo sarà in continua evoluzione e arricchimento. Uno come San Francesco cosa sarebbe stato capace di fare oggi, con tutti i mezzi di comunicazione a disposizione? O forse, con troppi mezzi a disposizione, l’uomo ha perso l’attitudine all’ascolto? Si ascoltava meglio nel silenzio, o riusciamo a imparare ad ascoltare nonostante tutto il clamore che ci circonda? Se non ci proviamo non lo sapremo mai e non è un caso se Papa Francesco nella sua lettera agli operatori della comunicazione quest’anno invoca ad “ascoltare con l’orecchio del cuore”, rivolgendosi prima di tutto all’ascolto di noi stessi.
E oggi dobbiamo imparare a farlo anche nel clamore, magari facendoci aiutare dalla semplicità dei santuari francescani della Valle Santa (Fonte Colombo, Poggio Bustone, Greccio, La Foresta), luoghi di pace e di riflessione, immersi nel verde, sui quali si accenderanno i riflettori, per una riscoperta e rivalutazione della valle Santa e del suo significato, con molte iniziative culturali, religiose e convegni internazionali. “Greccio 2023 – 800 anni del primo presepe” è il protocollo d’intesa firmato nei giorni scorsi a Roma dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e dal Vescovo Domenico Pompili. Il progetto valorizza il territorio, il cammino di San Francesco, l’antico complesso monastico di Santa Chiara e la zona verde antistante, coerentemente con l’impiego di fondi europei della programmazione 2021-2027. Il protocollo prevede un contributo regionale di 250mila euro, in due fasi: iniziative culturali nel corso di quest’anno e l’evento conclusivo, previsto nel 2023. Per la realizzazione degli eventi la Diocesi di Rieti insieme ad alcune realtà del territorio ha dato vita al “Comitato Greccio 2023” che promuoverà eventi dedicati alla figura di “Francesco da Rieti” e alla “Valle Santa Reatina”. Verrà allestita un’esposizione straordinaria di Presepi di ogni genere, nazionalità, tipologia e grandezza, a partire dal Natale 2022 e per tutto il 2023.
“Da tempo – dichiara il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – lavoriamo con la Diocesi di Rieti a questo progetto. Con la firma del protocollo di intesa vogliamo impegnarci non solo a promuovere la indiscutibile bellezza di questi luoghi unici, ma puntiamo anche a offrire nuove opportunità alle comunità locali, all’importante retaggio di tradizioni, storie e mestieri custoditi nei piccoli comuni e nei borghi”. Questo è il primo dei grandi appuntamenti spirituali che vedranno protagonista il Lazio: il ‘23 Greccio; il ’25 il Giubileo; il ’33 il bimillenario della morte di Cristo: un’occasione collettiva non solo spirituale, per chi crede, ma anche di sviluppo giusto”.
Francesca Sammarco
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