ROMA – la street art è considerata una vera e propria forma d’arte moderna. Ormai è ovunque nei luoghi pubblici, a volte senza autorizzazione, offrendosi al grande pubblico che passa e si ferma a guardare. Per alcuni artisti è un modo di protestare contro il capitalismo o la politica, creando su muri, edifici e strade opere che rappresentano il loro messaggio; per altri è una sorta di libera espressione, con la quale rendere partecipi tutti, realizzando così dei quadri moderni. Le tecniche usate sono tra le più disparate: bombolette spray, colori acrilici con tanto di pennelli, stencil, per offrire ad una vasta fetta di pubblico, opere che rappresentano orma, uno dei fenomeni di notevole rilevanza sociale e culturale. Insomma, ovunque e sempre più spesso persino nei vagoni dei treni, nelle fabbriche abbandonate, ma anche in pieno centro città.
L’artista è writer più rappresentativo di questo genere è Bansky, nato a Bristol, ma la cui identità non è stata mai rilevata. Satira politica e critica sono gli elementi delle sue opere, per colpire elementi del luogo in cui appaiono i suoi murales, lasciando sempre un messaggio che potremmo definire universale. Di lui c’è soltanto un documentario del 2010, “Exit Through the Gift Shop”, che gli viene attribuito, dove sono presenti delle interviste ad alcuni artisti di strada, tra i quali lo stesso Bansky, che viene ripreso con il volto oscurato. Bambini, scimmie, poliziotti e gatti reali sono i soggetti che preferisce e che ritrae in particolari situazioni, con i quali mette a nudo vizi e dilemmi di una società a volte assurda. Argomenti delicati e difficili che riesce a trasporre in creazioni umoristiche ed ironiche, con un linguaggio semplice e sicuramente diretto.
Anche in Italia si posso vedere i suoi murales, più precisamente a Napoli, in Via Benedetto Croce, dove si trova l’ “Estasi di Santa Teresa” del Bernini, ma che non ha niente di divino e trascendentale. La madonna di Banksy va in estasi grazie ad un panino con patatine e Coca Cola, in una chiara critica al consumismo. L’altro si trova in Piazza dei Gerolamini dove vicino ad una piccola edicola votiva si trova la “Madonna con la pistola”. Ma è a Venezia che si esprime, nel 2019, la vena di Banksy, in laguna, proprio in occasione della Biennale, non certo perché fu invitato a partecipare. Nella centralissima Piazza San Marco offre al pubblico un meraviglioso quadro scomposto che mostra un’immensa nave da crociera che attraversa la laguna.
Un altro messaggio, un’altra occasione per riflettere, che aveva acceso il dibattito se fosse giusto fare passare quei giganti navali tra i canali della Serenissima.
Laura Ciulli
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