//Il futuro dei giovani, lavorare con passione

Il futuro dei giovani, lavorare con passione

di | 2018-04-22T06:56:50+02:00 22-4-2018 7:00|Top Blogger|0 Commenti

In questo ultimo periodo, un mese più o meno, ho avuto l’opportunità di partecipare a mostre, incontri culturali e dibattiti dedicati in particolar modo agli studenti, ai giovani in generale. Tutti argomenti interessanti: geografia, fotografia, legalità, bullismo, diritto allo studio. Diciamo subito che ho sempre avuto fiducia nelle nuove generazioni e se vedo errori nella nostra società li addebito ai cosiddetti grandi non certamente a loro. Non faccio di tutta l’erba un fascio. Sì, certamente tra questi ultimi ci sono anche le mele marce ma bisognerebbe impegnarsi – noi “grandi” – per rieducarli e indirizzarli nella giusta direzione, soprattutto offrendogli un futuro che non li costringa nella migliore delle ipotesi a emigrare. Il lavoro è un diritto, è una parola sacra come è sacra e auspicabile quell’altra parola che significa passione. Fortunato colui che fa un lavoro che gli piace o ancora meglio che ha sempre sognato. E’ l’augurio che faccio a tutti.

La passione ci aiuta a superare le difficoltà, a non farci gettare la spugna quando la battaglia appare persa, che ci aiuta a rimetterci in carreggiata quando qualcuno ci ha buttato fuori strada.

In quest’ultimo periodo ho sentito tanto parlare di lavoro ma da loro, dagli studenti, è scaturita una richiesta, qualche volta gridata, che ha fatto riferimento appunto alla passione, alla voglia di affermarsi in qualcosa che la sera ti manda a dormire con il desiderio che il giorno torni presto così da riprendere quel lavoro che tanto ci piace.

Una mostra fotografica a Civita Castellana per far vedere quanto la mano dell’uomo sia distruttrice; e ancora lì ad ascoltare Paolo Borrometi, giovane giornalista siciliano che vive sotto scorta, che ci ha raccontato la mafia, un mostro che fagocita e violenta la vita degli onesti. E a Chianciano con migliaia di ragazzi di Albo Scuole che, anche grazie al lavoro di insegnanti eroi, ci hanno guardato negli occhi senza abbassare lo sguardo affermando il loro diritto alla passione.

Cosa possiamo fare? Facile a dirsi, difficile a farsi. Ma intanto cambiamo questa cultura che troppo spesso fa perno sulla corruzione, sulla disonestà, sull’arroganza. In altri Paesi è possibile, perchè non in Italia?

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