MILANO – A distanza di due anni da “Viceversa”, Francesco Gabbani è tornato con il nuovo album “Volevamo solo essere felici”, il quinto lavoro in studio. Conclusa l’esperienza televisiva di “Ci vuole un fiore” in cui ha tenuto le fila del primo show green della televisione italiana, andato in onda lo scorso 8 aprile in prima serata su Rai1, Gabbani ha pubblicato un nuovo disco che contiene dieci brani, anticipato dal singolo omonimo “Volevamo solo essere felici”. «In questa nostra continua ricerca, il “Volevamo solo essere felici” rappresenta una sorta di giustificazione, una scusa, che ci diamo in conseguenza agli sforzi, agli errori, i dolori e le sofferenze che questa ricerca a volte ci causa – ha raccontato Gabbani – La tenerezza del cercare una scusa in questo viaggio della vita quasi a dire che, il fin di bene, è la ricerca della felicità».
Il video, diretto da Fabrizio Conte per Borotalco, prende ispirazione dal mondo del cinema e prosegue in uno sviluppo originale; la storia si svolge durante una festa di fine anno dove tutti gli studenti ballano e si divertono e dove un ragazzo, che a causa della sua timidezza cerca sempre di non farsi notare, mimetizzandosi quasi con le pareti, preso dalla musica e dal momento, decide, dopo un po’ di tentennamenti, di buttarsi e raggiungere la pista per scatenarsi insieme gli amici sulle note della canzone. Una sorta di ricerca di un posto nel mondo destinato ad essere meno rassicurante della carta da parati e in cui il protagonista riesce ad affrontare le sue paure e a capire di poter essere felice e accettato per quello che è. Questo album è un’analisi personale e soggettiva, pur in continuità col percorso artistico e professionale del cantautore e ne rappresenta uno step successivo; rispetto al precedente lavoro “Viceversa”, che era un confronto con la percezione altrui, questa raccolta di canzoni può essere accolta come un’introspezione psicologica, andando ad usare il microscopio verso se stessi e verso le vibrazioni del proprio io interiore. Ad alcuni brani energici come “La rete”, “Tossico indipendente” e “Sangue darwiniano”, si alternano pezzi più riflessivi (“Spazio tempo”, “La mira”, “L’amor leggero” e “Peace & love”), dove la ricerca del testo si sposa con melodie raffinate.
La ricerca dell’armonia dei suoni, raggiunta nelle incisioni attraverso l’impiego di sezioni d’archi e strumenti autentici, diventa così un nuovo colore musicale, con cui il cantautore sceglie di presentare le sue nuove composizioni. Ne deriva una rinnovata sete di risposte, ma accompagnata dall’accettazione e dalla presa d’atto di determinate circostanze. Perché anche le domande irrisolte, a volte, offrono punti fermi, su cui poggiare i binari del proprio itinerario. Il 28 giugno prenderà il via il nuovo tour estivo con cui Francesco Gabbani girerà l’Italia per presentare dal vivo il suo nuovo lavoro discografico, un tour con cui Gabbani tornerà dal vivo dopo l’ultimo concerto tenuto il 4 luglio 2021 all’Arena di Verona e potrà finalmente riabbracciare i suoi sostenitori in attesa delle date autunnali nei palazzetti previste per il 1ottobre 2022 al Mediolanum Forum di Assago di Milano e l’8 ottobre 2022 al Palazzo dello Sport di Roma. L’unica tappa pugliese è quella del 27 agosto ad Alberobello per Trulli Viventi 2022 sul piazzale Biagio Miraglia. Sarà accompagnato dalla sua band composta da Filippo Gabbani alla batteria, Lorenzo Bertelloni alle tastiere, Giacomo Spagnoli al basso e Marco Baruffetti alla chitarra.
rancesco Gabbani, artista multiplatino, è autore di grandi successi come “Amen” (platino), con la quale ha vinto il Festival di Sanremo nel 2016 nella categoria Nuove proposte, “Occidentali’s Karma” (sei dischi di platino), con cui ha vinto il festival di Sanremo nel 2017 nella categoria Big, “Tra le granite e le granate” (due dischi di platino), e “Viceversa” (due dischi di platino) classificatasi seconda al festival di Sanremo nel 2020; con i suoi brani ha collezionato oltre 600 milioni di visualizzazioni su YouTube; ha scritto canzoni per grandi artisti tra i quali Mina, Celentano e Ornella Vanoni e colonne sonore originali. A luglio 2021 Gabbani ha tenuto un concerto celebrativo all’Arena di Verona; nel 2021 ha pubblicato “La rete” e “Spazio tempo”, traccia scelta come sigla della serie tv Rai dal titolo “Un professore”.
Franco Gigante
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