VITERBO – “Il segreto del canto risiede tra la vibrazione della voce di chi canta e il battito del cuore di chi ascolta”, diceva lo scrittore libanese naturalizzato statunitense Khalil Gibran. Ed in effetti è proprio così. Si crea una sinergia tra gli elementi di un coro che chi ascolta, riesce a percepire, tanto da commuoversi e lasciarsi trascinare. A Viterbo, capoluogo della Tuscia, c’è un coro ‘particolare’, perché a farne parte sono appartenenti delle Forze dell’ordine ed alcune impiegate civili. Si tratta del Coro della Questura di Viterbo che in occasione del Natale, della Pasqua e, ovviamente, della festa del Patrono san Michele Arcangelo animano le varie celebrazioni.
Era, infatti, il 2008, quando alcune poliziotte ed impiegate decisero di dare un ‘tocco’ di solennità alle varie celebrazioni religiose, insieme al loro cappellano don Flavio Valeri che, da oltre 16 anni esercita il suo mandato con impegno presso la questura viterbese. Certo, non è facile riuscire ad incontrarsi per le prove, perché gli impegni lavorativi sono molto pressanti e le poliziotte devono riuscire a fare combaciare gli orari, con le esigenze di servizio e gli incontri per provare i brani da inserire durante la celebrazione eucaristica. Impegno, dedizione e passione sotto l’attenta e premurosa direzione di Alberto Guerrini che, tra l’altro, ha composto un bellissimo Inno a San Michele Arcangelo, molto apprezzato e coinvolgente.
Una lodevole iniziativa che va oltre il quotidiano, che riesce a toccare i cuori nel profondo, coinvolgendo i partecipanti alle Messe dove questo coro si esibisce con grande passione, ottenendo i complimenti dell’allora vescovo Lino Fumagalli. Sicuramente anche il suo successore Orazio Francesco Piazza, insediatosi da poco a Viterbo, ne apprezzerà l’esibizione. Una sintonia di anime ed intenti, dunque, che in questi anni ha riscosso un notevole successo ed il plauso dei Questori che si sono avvicendati nella questura della Tuscia. Tutto si è potuto comunque realizzare, grazie alla collaborazione dei Dirigenti in servizio tra i quali è bene annoverare la dottoressa Alba Milioni, tra l’altro voce e chitarra, il medico della Questura attualmente in quiescenza Pierluigi Farina, le dottoresse Bruna Castagnaro, Claudia Giovanforte, Iole Cippitelli e gli assistenti amministrativi Giuliana Cordovani e Daniela Bruti. Poliziotte e poliziotti di ogni ordine e grado, quindi, che insieme alle impiegate amministrative cantano coadiuvate da un Ispettore superiore ormai in pensione, Tommaso Viola, che con la sua ciaramella rende suggestiva la melodia del “Tu scendi dalle stelle”, tipico canto natalizio composto nel dicembre del 1754 da San Giovanni Maria de’ Liguori. E ancora all’organo la dottoressa Amelia Priario, primo dirigente della Divisione Anticrimine, e l’Ispettore Tecnico Marco Giulianelli alle prese con il flicorno soprano.
Un coro a cui partecipano gli Assistenti Capo Coordinatori Adalgisa Bracci, Itala Di Guida, Francesco Canestrini, Vice Sovrintendenti Tecnici Alessandra Cardarelli, Sonia De Ianni, Maria Grazia Maio, Sovrintendente Tecnico Loredana Ponziani, Sovrintendente Caterina Arenella, Assistenti Capo Coordinatori Maurizio Mantovani e Valerio Barni, Assistente Capo Tecnico Rachele Guerrini, Ispettore Tecnico Roberta Perla, Ispettori Emilia Peverini e Barbara Bucarelli, l’Ispettore Tecnico Mario Ripa, subentrato nel 2015 all’organista della Parrocchia del Sacro Cuore di Viterbo Michele Colucci, che ha accompagnato con grande passione e dedizione il Coro all’organo fino al sopraggiunto trasferimento a Roma lo scorso anno e chi vi scrive.
Non resta che ascoltare questo Coro della Questura di Viterbo, magari in occasione della Festa del Patrono della Polizia di Stato, San Michele Arcangelo il prossimo 29 settembre, per condividere con loro un momento particolare, che va oltre l’ordinario servizio.
Laura Ciulli
Grazie per il vostro lavoro ..encomiabile …bello e profondo che da un’ulteriore bellezza alla nostra Polizia di Stato….