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Il Cammino di Beatrice, orgoglio del Cicolano

di | 2024-06-02T10:05:43+02:00 2-6-2024 5:10|Attualità, Sezione 3|1 Comment

PETRELLA SALTO (Rieti) – “Buon cammino. A te che parti per questi luoghi ameni io affido i miei occhi assetati. Riempili di tutta la Bellezza a me negata dello stupore di affacci soltanto immaginati della Pace regalata da un silenzio scelto e non imposto/In cambio prendi tutto il mio coraggio. La ferma convinzione del Giusto. La Perseveranza dei piccoli passi che trasforma il dubbio in conquista. La Forza resistente delle Indomite che sul Cammino incontrerai. /Me li restituirai al termine del viaggio, forgiato il prezioso anello che impreziosirà per sempre i tuoi giorni a venire in fondo al turbinio delle emozioni vissute al ritorno da un magico girotondo dentro di Te”. Con questa pergamena e un fazzoletto rosa fucsia, il 9 maggio il Cammino di Beatrice e le Indomite ha preso il via, proprio dentro i resti della Rocca in cui Beatrice Cenci venne reclusa dal padre Francesco e dove avvenne il parricidio che la condannò alla decapitazione. Il gruppo proveniente da tutta Italia ha “testato” parte del cammino da 9 al 12 maggio, prima dell’avvio ufficiale a settembre.

La pergamena

Il percorso completo è quell’anello citato nella pergamena scritta dall’ideatore del Cammino, Carlo Ancora (Guida Ambientale Escursionistica e titolare dell’associazione Asd-Aps Jump, di Borgo San Pietro), che fa parlare Beatrice in prima persona. Il percorso, studiato attentamente, parte da Petrella Salto, gira intorno al Cicolano, diviso in sette tappe, per un totale di 110 km., attraversando tutti i comuni: Petrella Salto, Fiamignano, Borgorose, Pescorocchiano, Marcetelli, Varco Sabino e Concerviano, seguendo in parte la rete sentieristica del CAI e tratti di importanti cammini come il Sentiero Italia CAI (SICAI), il Sentiero Europeo E1, il Cammino Naturale dei Parchi e i tratturi, lungo antiche vie di comunicazione tra i borghi, creando appunto, l’anello intorno a tutta la valle del Salto. Il viaggio inaugurale ha percorso il tratto Petrella Salto-Fiamignano-Pescorocchiano S. Elpidio-Corvaro di Borgorose-Pescorocchiano Grotte Val de’ Varri, con Carlo Ancona e l’associazione Movimento Tellurico, che ha istituito Il cammino delle Terre mutate nella Valle del Velino e ha dato suggerimenti e consigli (burocratici e logistici) per questa nuova avventura.

Rocca Cenci

In tre anni il Movimento ha istituito il cammino da San Giuliano di Puglia a L’Aquila di 14 giorni, quello da Fabriano a L’Aquila in 14 tappe, lungo 250 km. ha avuto anche finanziamenti della ricostruzione, i percorsi sono pubblicati in una guida. Il Movimento ha in corso altre iniziative lungo l’appennino Tosco-Emiliano, contribuisce a frequentare le zone, mantenere i tratturi, accendere l’attenzione su questi luoghi ‘mutati’ profondamente, non solo dal punto di vista paesaggistico. Quello di Beatrice e le Indomite, al quale Carlo Ancona ha lavorato cinque anni, è il primo Cammino in Italia dedicato alla promozione del rispetto per le donne e alla lotta contro il femminicidio. La ‘Rete Nazionale Donne in Cammino’, la Community delle ‘Ragazze in gamba’, promuoverà il cammino con articoli e appunti di viaggio sulla testata giornalistica media partner ‘Francigena News’. Non mancano gli ‘Amici del Cammino’ persone residenti, disponibili per ogni evenienza e necessità: trasporti in macchina da un punto all’altro, ritiro bagagli, ordinazioni e ritiro di prodotti tipici da riportare a casa.

Da sinistra, il consigliere comunale Cristiano Coralli, Carlo Ancona, il sindaco di Petrella Salto Gaetano Micaloni

All’arrivo il 9 maggio l’accoglienza del sindaco di Petrella Salto, commissario anche della Comunità Montana, la visita al Monastero di Santa Filippa Mareri, la storia di Cleonice Tomassetti di Capradosso, fucilata a Fondotoce con i partigiani (quando il cammino sarà completo, si sosterà a Capradosso davanti all’abitazione raccontando la sua breve e tormentata esistenza), a Fiamignano l’accoglienza della Pro loco con la visita alla chiesa della Madonna del Poggio (che la Pro loco insieme alla Soprintendenza sta ristrutturando), vista suggestiva su tutta la valle, i resti della torre del castello di Poggio Poponesco. A S. Elpidio il saluto di Ialria Gatti, sindaca di Pescorocchiano, a Corvaro di Borgorose la partecipazione alla serata medievale nel borgo antico di Cartore e infine la visita guidata alle grotte di val de’ Varri, con picnic sul prato antistante, attrezzato con panche, tavoli e servizi igienici. Lungo il percorso l’incontro con la popolazione e i racconti di storie di altre donne (Nazzarena, Leonilde, Agnese), che hanno avuto un ruolo determinante nella vita quotidiana, nel periodo bellico, nel brigantaggio postunitario.

Il territorio del Cicolano è caratterizzato dall’incastellamento medievale: tanti paesini arroccati, tante piccole chieste rurali, con torri di avvistamento e castelli che si guardavano l’un l’altro, dando segnali di arrivi ‘sgraditi’ (briganti, saraceni, soldati). Agricoltura, allevamento, tessitura, vita povera, lontana dai grandi centri, quando non c’erano le macchine e la superstrada, emigrazione. Il farmacista, la levatrice, il parroco, i carabinieri, il medico condotto, erano i punti di riferimento e le donne ‘indomite’ che sfidavano le intemperie per assistere una partoriente come Leonilde e Nazzarena e Agnese, che accoglievano chi aveva bisogno, ristoravano il viandante, nascondevano i prigionieri di guerra, maestre che arrivavano a piedi anche con la neve, erano i pilastri di una comunità, che si reggeva grazie alla ‘civiltà contadina’ e a persone speciali di cui si racconta con orgoglio. Camminare mette insieme le persone, alla fine di ogni cammino si percepisce che si è creata un’intesa frutto della condivisione di un’esperienza, si è diversi da come si parte, anche se la stanchezza c’è, perché il cammino di Beatrice non è proprio per principianti, con alcuni dislivelli che si fanno sentire. Il gruppo è stato particolarmente affascinato dai luoghi di cui molti non avevano mai sentito parlare e suggeriscono di allungare i tempi, perché “ci sono veramente tante cose da scoprire”.

Francesca Sammarco

One Comment

  1. Francone 2 giugno 2024 at 15:30 - Reply

    Splendido territorio, luoghi di scoperta e riflessione, gente di grande qualità e accoglienza. Da non mancare. Ero nel gruppo e ringrazio ancora per l’opportunità. Viva le “indomite” del passato e del presente, esempio e forza trainante.

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