//Il buon cinema aiuta i ragazzi a crescere

Il buon cinema aiuta i ragazzi a crescere

di | 2018-08-26T19:41:33+02:00 26-8-2018 6:49|Top Blogger|0 Commenti

“Voglio tornare bambino”, diceva anni addietro il comico Gabriele Cirilli. A significare che a quel tempo per lui – ma anche per molti di noi – la giovanissima età significa bellezza, spensieratezza, allegria e, sotto le ali dei genitori, anche sicurezza e tranquillità. Il desiderio di fare un salto a ritroso è grande e qualche volta si può fare, basta mettersi davanti ad uno schermo, cinematografico o della tv, per gustare un film per ragazzi, anche se datato, per tornare a quegli anni felici.
Ma quali sono i film per ragazzi più visti degli ultimi quaranta anni? Cerchiamo di ricordarli, rivediamoli insieme e diamogli un senso. E se di qualcuno di questi ne abbiamo perso la visione, allora il consiglio è di recuperare immediatamente. Il buon cinema è come un buon libro, aiuta a crescere.
Andando a ruota libera e solo con l’aiuto della memoria viene subito in mente “La storia infinita” di Wolfgang Petersen, del 1984. Il piccolo Bastian, che ha da poco perso la mamma, si rifugia nella soffitta della scuola a leggere un vecchio libro che si rivela magico; così Bastian entra nella storia e combatte contro il Nulla per difendere il mondo di Fantasia con l’aiuto di un drago volante e di un fanciullo guerriero. E poi “I Goonies” di Richard Donner del 1985: il film racconta le avventure di un gruppo di ragazzi che trovano una misteriosa mappa del tesoro e saranno coinvolti in una grande avventura. “Piramide di paura” di Barry Levinson, 1985: storia sull’adolescenza dei due eroi di Conan Doyle. Sherlock Holmes e John H. Watson, giovinetti nella Londra del 1870, sono coinvolti nelle imprese delittuose di una misteriosa setta di fanatici egiziani. “Labyrinth – Dove tutto è possibile” di Jim Henson, del 1986, è la storia della bella adolescente Sara che entra in un misterioso labirinto per salvare il fratellino rapito dal malvagio re degli gnomi, il demoniaco Jareth. Nel suo viaggio incontra i personaggi più incredibili. “Stand by me – Ricordo di un’estate” di Rob Reiner, 1986: estate del 1959, nell’Oregon quattro ragazzini partono per un’escursione di cinquanta chilometri lungo la ferrovia, affrontando varie avventure e scoprendo il cadavere di un ragazzo scomparso giorni prima.

“Mamma ho perso l’aereo” di Chris Columbus, 1990: nella fretta di prendere l’aereo diretto a Parigi dove vogliono passare le vacanze di Natale, i McCallister, famiglia numerosa, dimenticano Kevin di otto anni a casa. Due malviventi cercano di entrare nella villetta per fare razzia. “Piccole donne” di Gillian Armstrong, del 1994: richiamato alle armi, nel 1861, il signor March affida la famiglia alla moglie Marmee, donna forte ed efficiente, dedita alle quattro figlie (Jo, Meg, Beth e Amy). Le ragazze sono molto diverse tra loro, pur formando un gruppetto molto affiatato. Col passare del tempo ognuna intraprende la propria vita e le loro strade si dividono. “Amiche per sempre” di Lesli Linka Glatter, 1995. Nel 1970 quattro amiche passano la loro ultima estate di adolescenti. Si ritrovano venticinque anni dopo. “Matilda 6 mitica” di Danny DeVito, del 1996. Afflitta da genitori gretti e affaccendati e da una preside dispotica, Matilda, ragazzina di vispa intelligenza, fa amicizia con un’insegnante comprensiva e si scopre in possesso di facoltà telecinetiche con cui farà strada.
“Harry Potter e la pietra filosofale” di Chris Columbus, Alfonso Cuarón, Mike Newell, David Yates, 2001-2011: Harry Potter, nel giorno del suo undicesimo compleanno, scopre di essere il figlio orfano di due maghi e di possedere poteri magici. Alla scuola di magia di Hogwarts, Harry conosce quelli che diventeranno i suoi migliori amici, Ron ed Hermione, e impara tutto quello che c’è da sapere sulla magia per sconfiggere colui che ha ucciso i suoi genitori, Lord Voldemort. “Quattro amiche e un paio di jeans” di Ken Kwapis, del 2005. E’ la storia di quattro amiche inseparabili che per la prima volta passano l’estate lontane l’una dall’altra. “Le cronache di Narnia: il Leone, la Strega e l’Armadio” di Andrew Adamson, 2005: in Inghilterra, durante la seconda guerra mondiale, quattro fratelli scoprono nella casa di un vecchio professore, un armadio. Il mobile è la porta verso un mondo incredibile, il regno di Narnia. In questo universo fantasmagorico in cui gli animali parlano, la malefica strega Bianca, Jadis, ha lanciato un incantesimo che ha messo sotto il gelo l’intero reame. I fanciulli, sotto la coltre di neve, prendono in mano la situazione e insieme al leone Aslan guidano Narnia contro l’esercito del male. “Moonrise Kingdom” di Wes Anderson, 2012: anni Sessanta, per poter vivere liberamente il loro amore, un ragazzo e una ragazza sono costretti a scappare dall’isoletta del New England dove vivono. Di fronte alla loro fuga, i concittadini adulti si organizzano in vari gruppi per ritrovarli e riportarli all’ordine, ma così facendo sconvolgono l’ordine e la tranquillità cui sono abituati. “Bling Ring” di Sofia Coppola, 2013: a Los Angeles, un gruppo di adolescenti si dedica a un’attività piuttosto inconsueta. Irresistibilmente attratti dal glamour della vita delle star, ne individuano le abitazioni e, studiando le assenze su Internet, rubano tutti gli oggetti che, ai loro occhi, appaiono come status symbol.
Li avete visti? Ve li ricordate? Comunque sia andarli a rivedere sarà comunque un piacere. Buona cinema e buon viaggio. Nel tempo, ovviamente.

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