Qualcuno riesce a trovare un solo motivo per non baciarsi? E se pure ci riuscisse, non ce ne importerebbe proprio nulla. E allora, visto che ogni occasione è buona per festeggiare (e consumare), è bello dare il benvenuto all’appena trascorso World Kiss Day, la Giornata mondiale del Bacio, che si celebra ogni anno dal 1990 il 6 luglio. Il più semplice, ma anche anche il più tenero e coinvolgente dei gesti. Esplorato in ogni sua forma ed esperienza da tutte le arti e che ha conquistato poeti, scrittori, pittori, scultori, attori… Un gesto che sintetizza amore, condivisione, partecipazione, concessione di se stessi. Mirabilmente sintetizzato da Rostand nel suo Cyrano come “l’apostrofo rosa tra le parole t’amo”.
Il bacio era conosciuto e apprezzato sin dai tempi più remoti. I Romani, che amavano fare le cose per bene, lo distinguevano in tre grandi categorie: osculum (il bacio puro, d’amicizia, affetto e rispetto: l’unico che era lecito scambiarsi in pubblico, con una forte dimensione famigliare); basium (di origine celtica: significava sia l’affetto rispettoso che una dimensione amorosa; Catullo lo cita spesso nei suoi componimenti); suavium (quello erotico e passionale, talvolta associato alle pratiche più scomposte, da lupanare: insomma ciò che non si poteva fare in casa, si faceva da qualche altra parte…). E da quest’ultimo deriva il “french kiss”, l’espressione denigratoria utilizzata dagli inglesi per disprezzare i dirimpettai francesi, accusati di interessarsi troppo alle pratiche amatorie.
A fare un po’ di ricerche si scopre poi che il bacio non solo fa bene alla mente, ma ha benefici effetti anche sul fisico. Per esempio, l’atto di baciarsi coinvolge ben 35 muscoli del viso (un autentico toccasana contro le rughe) e ben 112 muscoli posturali; inoltre aumenta l’ossitocina (l’ormone dell’amore), l’autostima e le difese immunitarie; riduce i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress), favorisce la circolazione sanguigna e contrasta l’invecchiamento della pelle. In estrema sintesi baciare spesso (e bene) allungherebbe la vita di 5 anni.
È il 22 novembre 1968 quando la NBC manda in onda il primo bacio interrazziale della storia della tv americana: se lo scambiano a dispetto dei benpensanti dell’epoca i protagonisti di Star Trek, il capitano James T Kirk (William Shatner) e l’ufficiale capo dell’Enterprise, Nihota Uhura (Nichelle Nichols). Il primo bacio del grande schermo dura meno di 18 secondi e risale addirittura al 1896: The kiss fa gridare allo scandalo, ma rende immortali i due interpreti John C. Rice e May Irwin. Nel 2003, Britney Spears e Madonna sorprendono la platea agli MTV Video Music Awards con un intenso e appassionato bacio saffico. E quello più lungo? I thailandesi Ekkachai e Laksana detengono il record del Guinness dei primati: 58 ore, 35 minuti e 58 secondi (un po’ eccessivo, forse…). Infine il bacio più famoso molto probabilmente è quello entrato nella storia come il V-Day kiss, il bacio appassionato tra un marinaio e una crocerossina alla fine della seconda guerra mondiale a Times Square, a New York, il 4 agosto 1945.
Il mondo dello sport è praticamente infinito nel fornire esempi di baci di ogni genere: da quello di Fabio Cannavaro che solleva la Coppa del Mondo conquistata in Germania nel 2006 contro la Francia a quello di Gianluca Pagliuca durante la finale a Pasadena contro il Brasile del 1994 (poi persa ai rigori) che bacia il palo della porta che lo aveva salvato da un gol sicuro (e da una papera clamorosa).
E ancora, sempre durante i mondiali, quello scoccato in diretta da Iker Casillas (appena vincitore della Coppa con la Spagna) alla giornalista Sara Carbonero che lo intervistava: i due erano compagni nella vita. Il commento della bella Sara? “Madre mia”. Bacio significativo anche nel calcio femminile: Magdalena Eriksson, svedese, e Pernille Harder, danese, sono fidanzate da sette anni. Entrambe sono calciatrici ed è stata proprio la Svezia della Eriksson a battere la Danimarca capitanata dalla partner e a costringerla ai playoff per conquistare un posto al Mondiale. Playoff poi perso ma che non ha scalfito l’amore tra le due.
Dicono le statistiche che, in media, nella vita trascorriamo due settimane baciando e la “ricetta” per una relazione in salute secondo un sondaggio britannico di qualche anno fa prevede 5 baci al giorno. Magari insieme a un “ti amo” prima di dormire. E per chi vuole recuperare il tempo perduto, si può partire già subito.
Buona domenica.
Nell’immagine di copertina, il primo bacio cinematografico: il film è del 1896
Lascia un commento