Il “Museo dei Quaderni di Scuola” è il primo al mondo dedicato all’infanzia e ai “componimenti” scritti durante gli anni delle elementari. L’associazione Quaderni Aperti APS-ETS, socio istituzionale della SIPSE (Società Italiana per lo Studio del Patrimonio Storico-Educativo), dopo due anni di intenso lavoro, lo ha inaugurato qualche mese fa a Milano (in via Broletto, zona Cordusio): si tratta di una struttura dedicata alle testimonianze di infanzia e adolescenza conservate (principalmente) nei quaderni di scuola, ma anche in lettere e diari scritti da alunni del passato. È un piccolo ma ricchissimo museo che nasce da una collezione di oltre 2500 quaderni scolastici provenienti da più di 35 paesi (tra cui Cina e Giappone con i loro ideogrammi) e datati dalla fine del ‘700 ai primi anni 2000. Il più antico manoscritto è un pezzo raro del 1775 proveniente dall’Inghilterra; i più recenti sono quaderni scritti a penna nei primi anni 2000. I testi più struggenti sono senz’altro quelli scritti dai bambini sotto le bombe della Seconda Guerra Mondiale.
L’idea di archiviare questo intenso patrimonio storico è di Thomas Pololi, che lavora al progetto da circa 20 anni e che ha fondato l’associazione “Quaderni Aperti”, dove ad oggi sono attive una dozzina di persone che si adoperano per le traduzioni dei testi che poi lui stesso digitalizza con pazienza e dedizione. Un’idea meravigliosa per riassaporare i ricordi della propria infanzia e scoprirne i lati comuni con quella dei bambini di altre epoche e latitudini. Le pagine costituiscono un patrimonio inestimabile perché permettono di scoprire il passato attraverso le parole scritte di proprio pugno da bambini e ragazzi. Nei quaderni, i bambini parlano di sé, della propria vita quotidiana, di scuola e famiglia, di amicizie e del mondo che li circonda. Le loro narrazioni non hanno solo un valore storico straordinario, ma sono anche una porta di accesso privilegiata allo sguardo e ai pensieri dei più piccoli. Il materiale raccolto viene valorizzato sotto diversi aspetti, quello storico, in quanto i testi e i disegni prodotti dai bambini sono una testimonianza diretta del passato recente; ma anche quello pedagogico, perché i quadernini narrano la storia della scuola, il mutare dei metodi educativi, nel tempo e nello spazio. E non manca il lato artistico, perché molto spesso i quaderni contengono disegni, immagini e foto, che hanno un valore immenso dal punto di vista didattico ed educativo.
Il Museo dei Quaderni di Scuola è piccolo (per motivi di capienza non si possono ospitare più di 10 visitatori per volta), ma estremamente dinamico, proprio come la sua collezione in costante crescita e come le attività e i progetti dell’associazione che lo anima. I contenuti cambiano e si aggiornano costantemente, permettendo di scoprire a ogni visita qualcosa di nuovo. E’ rivolto a persone di tutte le età: adulti, bambini e ragazzi possono esplorare a loro modo il museo, contribuire ad arricchirlo condividendo le proprie esperienze e scambiando idee e pensieri con il personale e i volontari presenti, in uno spirito di massima apertura. E’ presente una parete per esplorare la Storia dell’infanzia dal 1800 a oggi: qui è possibile osservare alcuni quaderni orginali in esposizione e leggere una selezione di testi di quaderni di tutto il mondo attraverso degli schermi interattivi i cui contenuti vengono costantemente aggiornati grazie alla connessione con la piattaforma digitale Exercise Book Archive, partecipata da oltre 300 volontari internazionali che supportano quotidianamente nella trascrizione e traduzione dei testi scritti a mano dai bambini. Le “narrazioni bambine” sono espanse attraverso il racconto storico: avvenimenti, aneddoti, citazioni, forniscono riflessioni e spunti per capire il mondo dell’infanzia del passato.
Sono stati creati 4 totem focalizzati su argomenti o temi specifici affrontati dai bambini nei loro quaderni. Gli argomenti trattati cambiano periodicamente, di modo da rendere ogni visita nuova e diversa dalla precedente. I visitatori più piccoli sono invitati a contribuire a ogni sezione aggiungendo i propri pensieri ed esperienze in alcuni “quaderni bianchi” che diventano poi parte stessa dell’esposizione del museo. I quaderni vengono successivamente utilizzati per realizzare laboratori e pubblicazioni. Uno degli scopi del museo, infatti, è mantenere costante il dialogo e la “tensione” tra passato e presente (e futuro). Il museo ospita regolarmente una mostra temporanea che approfondisce un argomento o tema su cui sono state concentrate particolari ricerche. Ad ogni mostra sono associati una pubblicazione e un ciclo di laboratori dedicati a bambini e ragazzi. E’ stata, infine, ricreata ed esposta una selezione di quaderni della collezione del museo per permettere ai visitatori di sfogliarli “toccando con mano” questo materiale, per esplorarlo a proprio modo. Anche questa sezione viene costantemente aggiornata con nuovi contributi, nell’ottica di un museo dinamico e in costante mutamento.
Il Museo è visitabile solo su prenotazione (orari: 10-18; prezzi 12/8 euro), con un’avvertenza per le persone con disabilità motoria: l’accesso può essere difficoltoso in quanto è necessario fare una rampa di scale. Programma delle aperture e prenotazioni su museoquaderni.it. L’età consigliata per i visitatori va dai 9 ai… 99 anni. L’Archivio dei Quaderni di Scuola è nato con uno scopo ben preciso, si legge nello statuto dell’associazione: diffondere e valorizzare la cultura d’infanzia e adolescenza e utilizzare le testimonianze di bambini/e e ragazzi/e come strumento per costruire ponti tra culture e generazioni. Quaderni di scuola, diari e lettere d’infanzia e adolescenza sono dunque una fonte privilegiata e fondamentale per conoscere noi stessi e per comprendere, attraverso la (ri)scoperta della nostre radici come e in che cosa siamo cambiati. Ne vale davvero la pena.
Buona domenica (e buona visita).
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