MILANO – Robert H. Hopcke, californiano, classe ’58, è il direttore del Center for Symbolic Studies, scuola di formazione per psicoanalisti e psicoterapeuti di area junghiana. Nel suo libro “Nulla succede per caso”, edito da Mondadori, analizza e racconta la bellezza di scorgere e vivere le coincidenze incredibili della propria vita, capaci di modificare almeno in parte il corso dell’esistenza. Jung li definiva “eventi sincronistici”, fenomeni in grado di cambiare l’immagine che abbiamo di noi stessi, il nostro modo di vedere il mondo, di aprirci nuove prospettive.
Hopcke esplora l’universo di ciò che erroneamente consideriamo “puro caso”, e ne individua il ruolo in campo affettivo e professionale, nella realtà e nel mondo dei sogni, negli aspetti quotidiani e in quelli spirituali dell’esistenza, come un meraviglioso arcobaleno. Attraverso i racconti di esperienze realmente accadute, l’autore dimostra come un evento sincronistico, riflettendo uno stato d’animo interiore, spesso riesca a indicarci la direzione per noi più giusta. Imparando a considerare la nostra vita un racconto dotato di coerenza interna, dove niente succede senza ragione. “Potremo imparare a sfruttare le coincidenze per comprendere meglio noi stessi e per dare alla nostra esistenza maggiore pienezza”, dice Hopcke.
Sicuramente osservare le sfumature della nostra vita ci farà apprezzare i colori più vividi e forti dell’esistenza.
Claudia Gaetani
Nell’immagine di copertina, lo psicoterapeuta statunitense Robert H. Hopcke
Lascia un commento