//Perché ho scelto te (un sasso) per amico…

Perché ho scelto te (un sasso) per amico…

di | 2024-07-07T10:17:03+02:00 7-7-2024 6:15|Foto del Giorno|0 Commenti

Una tendenza particolare sta prendendo piede in Corea del Sud, dove gli adulti si rivolgono alle “rocce da compagnia” (pet rocks) come rimedio alla solitudine e al burnout (esaurito, scoppiato) sul posto di lavoro. Il concetto di “pet rock” è nato come uno scherzo negli anni ’70 ed è stato inventato dallo statunitense Gary Dahl. Presto, queste pietre sono diventate estremamente popolari e Dahl ne ha vendute 1 milione e mezzo a 4 dollari ciascuna. Il Journal’s Jiyoung Sohn ha analizzato il revival di questo trend tra i millennial: Koo Ah-young, di 33 anni, ha dichiarato di aver “adottato” una pietra domestica perché non aveva nessuno con cui parlare del burnout affrontato dopo aver iniziato un nuovo lavoro a Seul. Un cane o un gatto avrebbero comportato troppe responsabilità e discutere i suoi problemi con la famiglia o gli amici avrebbe causato preoccupazioni. Koo Ah-young ha deciso, dunque, di prendere con sé una pet rock e portarla in giro, in tasca, durante la giornata: “Sapere che questa pietra ha subito tanto nel corso della sua esistenza e che tutto ciò l’ha resa ciò che è mi ha dato un senso di serenità”.

La vicenda ha acquistato notorietà dopo che il Wall Street Journal ha intervistato una dirigente d’azienda di nome Lee-So-Hee (33 anni) che ha adottato un sasso domestico dopo aver iniziato un nuovo lavoro a Seul. Non voleva preoccupare i suoi amici o la sua famiglia per il suo peggioramento della salute mentale e sentiva che prendere un animale domestico sarebbe stata una responsabilità eccessiva per lei. Così Lee ha preso una roccia e l’ha chiamata “Bang-bang-i”, ispirandosi alla parola coreana che significa “saltare di felicità”, dichiarando che la roccia l’ha ispirata a superare momenti difficili.

L’anno scorso, il Ministero per l’Uguaglianza di Genere e la Famiglia della Corea del Sud ha pubblicato un rapporto secondo cui il 3,1% dei coreani di età compresa tra i 19 e i 39 anni “vivono in uno spazio limitato, in uno stato di disconnessione dall’esterno e hanno notevoli difficoltà a condurre una vita normale”. Insieme all’aumento delle famiglie composte da una sola persona e al fatto che la Corea del Sud è conosciuta come uno dei paesi più oberati di lavoro dell’Asia e il quinto paese più oberato di lavoro al mondo, la solitudine e il burnout sono problemi di salute pubblica significativi nel paese.

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