Nelle Hawaii la situazione è drammatica, gli incendi che stanno devastando l’isola da diversi giorni hanno provocato oltre cento morti, migliaia di feriti e si contano ancora tantissime persone disperse. Alimentati dal terreno arido e dai forti venti di un uragano passato nei paraggi, gli incendi hanno raggiunto una velocità di 1,6 chilometri al minuto. Sono state migliaia le persone costrette a fuggire inseguite dalle fiamme. Ma oltre un centinaio non ce l’hanno fatta mentre sono più di mille coloro che restano ancora disperse.

Molti gli animali uccisi dalle fiamme

Le immagini trasmesse dalle varie televisioni o sui canali internet hanno messo sotto gli occhi tragedie indescrivibili con le persone che abbandonavano le proprie abitazioni in balia del fuoco e del fumo. Centinaia di morti e migliaia di feriti tra le persone presenti sul territorio hawaiano devastato dal fuoco ma i media internazionali ben poco hanno informato sugli animali, domestici e selvatici, rimasti indifesi di fronte ad un evento così catastrofico.
“Abbiamo visto arrivare nel nostro rifugio animali con gravi ustioni – racconta Katie Shannon, direttrice della comunicazione della Maui Humane Society che opera sul territorio – abbiamo visto cani che avevano le zampe bruciate fino all’osso dopo essere scappati dal fuoco”.

Si cerca di soccorrere anche gli animali

Stiamo parlando dell’incendio più letale negli Stati Uniti da un secolo ad oggi. Secondo le stime attuali sono circa tremila nella zona di Lahaina gli animali domestici che restano dispersi, morti o feriti. La Maui Humane Society ora sta cercando di far ritrovare loro i proprietari, prestando a quelli feriti le cure necessarie: “Abbiamo preso in carico galline, uccelli, porcellini d’India, conigli, cani, gatti”, spiega Shannon. “C’è anche un maiale qui”.
Un gatto è arrivato con il pelo bruciato e gravi ustioni alle zampe. Ad un pollo sono stati fasciati gli artigli con uno spesso nastro blu. Un operatore della clinica ha utilizzato delle pinzette chirurgiche per rimuovere delicatamente i detriti infilati nelle zampe di un cane, mentre un altro gli cullava la testa, massaggiandogli il collo e parlandogli con calma all’orecchio. Si tratta degli animali fortunati perché nelle strade di Maui numerosi sono quelli morti carbonizzati.

Mentre il fumo dal suolo delle Hawaii lentamente si dirada e le autorità valutano l’entità dei danni, volontari vengono autorizzati dalla polizia ad entrare nelle aree distrutte dalle fiamme alla ricerca di animali smarriti, feriti o deceduti. “Via via che passerà il tempo – ha dichiarato Lisa Labrecque, amministratrice delegata della Maui Humane Society – saremo in grado di espandere il nostro raggio d’azione”.