ROMA – Un altro gravissimo e molto volgare gesto nei confronti di una giornalista: Greta Beccaglia dell’emittente regionale Toscana Tv, che sabato pomeriggio è stata molestata al termine della partita di calcio di serie A tra Empoli e Fiorentina. Greta era in collegamento in diretta con lo studio per commentare il match ed è stata insultata e “toccata” da un tifoso 45enne della Fiorentina, residente ad Ancona, che adesso è indagato per molestie e violenza . È stato identificato grazie al prezioso lavoro degli agenti della polizia di Empoli, in collaborazione con la Digos di Firenze: sono state incrociate le immagini riprese dalla stessa televisione, con quelle girate dalle telecamere dell’impianto nel passaggio ai tornelli di uscita. Ed è lì che si vede l’uomo che si avvicina e palpeggia la giornalista, per poi scappare. Al ristoratore che lavora a Chiaravalle, nelle Marche, è stato inoltre notificato un Daspo di 3 anni Inoltre la Polizia di Stato è impegnata ad identificare altri tifosi che si sarebbero resi responsabili di molestie, anche solo verbali, verso la giornalista sempre nella stessa serata.
La vittima, tra l’altro, è stata ripresa infatti in diretta TV, ma non è certo l’unica e la prima, perché la situazione si consuma specialmente a telecamere spente. Intanto, il conduttore della trasmissione “A tutto gol”, Giorgio Micheletti (che aveva cercato di minimizzare l’episodio) è stato intanto sospeso in via cautelare da Toscana Tv.
“Quello che è accaduto a me non è accettabile e non si deve ripetere”, sottolinea con vigore Greta Breccaglia. Ma purtroppo non è così e gli organi di stampa da anni invitano ad una seria riflessione ed azione, soprattutto a chi fa parte del mondo dei media,a partire dagli editori. Nell’aprile 2019 venne presentata la prima indagine condotta in Italia dalla Commissione Pari Opportunità della Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa), sulle molestie sessuali subite sul lavoro dalle giornaliste: un sondaggio (seguito anche da chi scrive) con l’importante contributo della statistica Linda Laura Sabbadini. In quell’occasione era emerso che l’80% delle donne e ragazze era stato vittima di “battute e sguardi sessisti”, il 51,9% di aver ricevuto “inviti, richieste, pressioni”, il 35,4% di aver subito veri e propri “ricatti sessuali”. Il sondaggio ebbe il merito di rivelare una triste realtà, comunque già nota, ma sommersa.
Il dettagliato questionario era anonimo ed ebbe risposte da 1132 giornaliste di radio, televisioni e quotidiani. Ormai alle molestie sessuali sui luoghi di lavoro si è fatta, in un modo o nell’altro, l’abitudine, come se fosse normale. Una situazione ormai consolidata nel tempo, contro la quale è necessario un drastico cambio di mentalità, ma anche il recepimento del codice antimolestie deve diventare parte integrante dei contratti. I molestatori che nel 98,6% dei casi sono uomini e nell’1,4% donne (direttori, colleghi anziani e magari anche famosi) approfittano del loro grado per ottenere “attenzioni” di natura sessuale.
A proposito, il molestatore si è scusato pubblicamente, parlando di una “goliardata”, rivendicando di non essere cattivo e di aver compiuto quel gesto perché era arrabbiato per la sconfitta della sua squadra. Greta ha respinto le scuse e lo ha denunciato, ricevendo solidarietà e attestati di stima dall’intero mondo dello sport, a partire dal presidente del Coni Malagò. Il presidente della Fiorentina Rocco Commisso, oltre a scusarsi a nomi di tutti i tifosi viola, ha invitato Greta in tribuna d’onore, ma la giornalista ha gentilmente rifiutato: “Voglio solo tornare a fare il mio lavoro”.
Laura Ciulli
Nell’immagine di copertina, il momento in cui Greta Beccaglia viene palpeggiata in diretta tv
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