GRECCIO (Rieti) – Nel 1223, di ritorno da Betlemme, San Francesco pensò di realizzare a Greccio una nuova Betlemme, per adorare la Natività senza più bisogno di pellegrinaggi e con l’aiuto dell’amico Giovanni Velita, organizzò il primo presepe vivente. Greccio oggi è la città del presepe, ha un museo internazionale del presepe, il sentiero degli artisti con i murales su San Francesco, nicchie, statue lungo tutto il paese. Greccio oggi “è” Betlemme e con questa città è gemellata dal 1992.
Il primo evento che ha aperto ufficialmente le manifestazioni “Greccio 2023, un anno con Francesco a Greccio, Rieti, Valle Santa” in occasione degli 800 anni dalla prima rappresentazione, è stato il rinnovo del gemellaggio, in un consiglio comunale straordinario, con la partecipazione di una delegazione della municipalità di Betlemme composta dal vice sindaco Nader F.M. Rahil e dalla consigliera comunale Sandy G.H. Ballout alla sua prima esperienza fuori Betlemme. La delegazione ha trascorso tre giorni intensi a Rieti e Greccio, dal 3 al 5 ottobre.
La prima visita è stata alla “cappelletta” sul Monte Lacerone: ci si arrampica in macchina, poi a piedi, fino a 1200 metri di altitudine. Questo fu il primo rifugio di Francesco, che papa Clemente XI ristrutturò nel 1712: da qui si apre lo sguardo su tutta la valle Santa, sui santuari francescani e, nei giorni particolarmente limpidi, si può scorgere la cupola di San Pietro a Roma.
Al consiglio comunale straordinario hanno partecipato rappresentanti dei Lions Club Rieti Varrone (che nel 1992 favorirono il primo gemellaggio con l’allora sindaco Angelo Ilari), Paolo Dalla Sega (selezionato con bando pubblico a maggio scorso), manager culturale del programma di iniziative del comitato nazionale per Greccio 2023 (nominato con Decreto del Ministro della cultura nel 2021). Il Comitato (che seguirà anche gli 800 anni dalle stimmate nel 2024, la morte di Francesco nel 2026 e nel 2025 non dimentichiamo il Giubileo), è presieduto dal sindaco di Greccio Emiliano Fabi, si avvale di professionisti della progettazione culturale: Laura Caruso, Cristiana Colli, Linda Di Pietro, Florinda Saieva, Franco Cardini, Antonio D’Onofrio e riunisce istituzioni locali, nazionali, civili e religiose, il Ministero della Cultura, i comuni di Greccio, Rieti, la Diocesi di Rieti, la Provincia di San Bonaventura dei frati minori Lazio e Abruzzo.
Le tracce della storica giornata del 1992, quando venne siglato il gemellaggio, si trovano negli annali, nei ritagli di giornali, nei cartelli informativi e nelle foto celebrative, esposte ora al museo internazionale del presepe, che la delegazione ha visitato il 4 ottobre, festa di San Francesco, dopo l’incontro davanti al Santuario con i bambini delle scuole elementari e medie, i canti della pace e la lettura del cantico delle creature. “Vi accogliamo con la stessa letizia con cui si rivede un amico dopo tanti anni e siamo certi che il rinnovamento di questo legame lascerà nelle nostre anime un segno di quell’ “ineffabile gioia” che avvolse Francesco proprio in questo borgo nella notte di Natale del 1223”, ha detto il sindaco Emiliano Fabi.
La delegazione palestinese ha donato la rappresentazione della natività scolpita in legno d’ulivo, Greccio la copia della lettera apostolica Admirable Signum firmata dal Papa proprio a Greccio e una targa commemorativa in italiano e inglese, con le parole di Papa Francesco: “Ogni volta che le persone si ascoltano l’un l’altra umilmente e apertamente, i loro valori condivisi e le loro aspirazioni diventano ancora più evidenti. Le diversità non vanno viste come una minaccia ma come una fonte di arricchimento”.
La delegazione è orgogliosa di aver inaugurato con il rinnovo del gemellaggio i festeggiamenti per gli 800 anni del primo presepe e di poter crescere insieme nel segno della pace “non solo sulla carta, ma fattivamente, purtroppo Betlemme è ancora circondata dall’occupazione, noi chiamiamo sempre la pace e il Signore benedice Greccio e Betlemme. In questi giorni abbiamo sentito il vostro calore e vogliamo portare avanti questo legame ad alti livelli per quanto ci sarà possibile. L’accoglienza ricevuta è andata oltre le nostre aspettative e ve ne siamo grati, sono stati tre giorni indimenticabili, una sorpresa inaspettata. Noi speriamo che la pace vera si realizzi con lo Stato di Palestina, occupato dal 1948”.
La delegazione di Greccio restituirà la visita e a Natale sarà a Betlemme. Dopo aver scoperto e benedetto la targa di intitolazione a Largo Betlemme (già Largo Giovanni Velita), davanti alla sala consigliare a Greccio capoluogo, il sole tramonta dietro al Lacerone, lo sguardo spazia dal santuario, alla montagna, alla fontana della piazza, alle case del paese con i suoi murales e le due bandiere si uniscono, mentre la tromba intona l’inno nazionale italiano e l’inno palestinese. Concerto d’organo finale nella chiesa di San Michele Arcangelo del maestro Dario Paolini e medaglia ricordo. “Oggi abbiamo gettato uno sguardo nuovo sulla Valle Santa, in questo luogo speciale e capiamo perché fu scelto da San Francesco, la nostra amicizia è un gioiello prezioso da custodire e tramandare – conclude il sindaco Fabi -. Abbiamo accennato al programma dei festeggiamenti elaborato dal comitato nazionale, progettato con il territorio e le comunità, associazioni, istituzioni, scuole incluse ed ecco le linee guida che seguono il Tau francescano con le t di Traiettorie, Terra, Temi, ispirandosi allo stesso principio di Matera 2019: lasciare una eredità tangibile, un segno di sviluppo infrastrutturale, culturale, ricettivo su tutto il territorio”.
Il programma dunque prosegue a dicembre con la visita della delegazione di Greccio a Betlemme; da dicembre 2023 a primavera 2024 il presepe monumentale a San Pietro ed eventi espositivi a Roma; scambi culturali, circuiti, reti tra Greccio, Chiusi e Assisi (2024-2026). Con il tema La Terra (primavera 2023 -primavera 2024) si va alla scoperta della Valle Santa: turismo culturale, patrimoni e tradizioni, sport e cibo; Italia profonda: incontri, itinerari, workshop; il Pane di Francesco: incontri, workshop, eventi speciali. Per i Temi abbiamo Il grande racconto: teatro, musica, new media (autunno 2023-primavera 2024); Gli occhi del corpo: danza, performing art (autunno 2023- primavera 2024); Francesco al cinema: film, incontri, ricerca (primavera – autunno 2023) a Greccio, Valle Santa, Roma; Si’ come Luce: arti in ambiente, installazioni, musica (dicembre 2023- gennaio 2024). A settembre, come anteprima delle manifestazioni, la presentazione del libro di Padre Raniero Cantalamessa, cardinale dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini “L’Angelo Custode di San Francesco” (l’amico Angelo Tancredi, sepolto con lui ad Assisi), con la prefazione di Erri De Luca.
Francesca Sammarco
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