ROMA – Emozionante e intensa: davvero entusiasmante l’esperienza che si è svolta dal 13 maggio al 23 giugno scorsi, in occasione della terza iniziativa della rassegna “Il Giubileo è Cultura”, a Roma, nella chiesa di san Marcello al Corso. Per la prima volta nella storia, uno accanto all’altro, si sono ritrovati Salvatore Dalì e lo schizzo con il Crocifisso di San Giovanni della Croce, che ha ispirato l’opera “Cristo di San Juan de la Cruz”.
La chiesa dove viene conservato il Crocifisso Miracoloso, luogo di grande devozione dei romani che vi pregano per ottenere grazie sin dai secoli scorsi, quando veniva invocato per le epidemie e di recente nella dolorosa esperienza del Covid-19, quando Papa Francesco in piena pandemia mondiale era andato a piedi in questa Chiesa e poi il 27 marzo sul sagrato deserto della basilica di San Pietro raccolto in preghiera dinanzi a questa immagine prodigiosa, ha accolto i numerosi fedeli e visitatori gratuitamente.
Una prestigiosa mostra sia dal punto di vista culturale che spirituale, intitolata “Il Cristo di Dalì a Roma”, in definitiva, la terza esposizione della Rassegna artistica “I Cieli Aperti”, nel percorso culturale in preparazione all’Anno Santo 2025. Il magnifico olio su tela “Cristo di San Giovanni della Croce” (1951) dell’artista spagnolo, detto anche “Il Cristo di Port lligat”, 1951, olio su tela, cm 204,8 x 115,9, insieme ad un significativo oggetto dal quale Dalì si era ispirato per il suo capolavoro, ossia un disegno-reliquia del Cristo Crocifisso (inchiostro su carta, mm 57 x 47, 1542-1591), realizzato proprio dallo stesso San Giovanni della Croce, conservata nel reliquario del santo, nel Monasterio de la Encarnación di Ávila in Spagna.che stando alla tradizione avrebbe disegnato lo schizzo, dopo una rivelazione mistica, ammirati, fotografati, pregati da migliaia di persone.
Arte e fede si sono intrecciate, così, offrendo un significativo e profondo spettacolo tra redenzione ed esperienza mistica per due opere apparentemente differenti, eppure unite tra di loro in virtù della ricerca di Dio. Un andare oltre la tecnica e la bravura per ritrovare l’essenza del divino della fede.
Laura Ciulli
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