//Giornalisti, guerra a precariato e abusivi

Giornalisti, guerra a precariato e abusivi

di | 2018-06-24T07:32:24+02:00 24-6-2018 7:10|Top Blogger|0 Commenti

Contrastare l’abuso del lavoro precario e irregolare nel settore dell’editoria ma anche un’attenzione più generale sull’intero sistema senza dimenticare il tema della dignità del lavoro: è giunto il momento di intervenire in maniera chiara e decisa.
Il segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, Raffaele Lorusso, accompagnato dal direttore e dal vicedirettore della Fnsi, Giancarlo Tartaglia e Tommaso Daquanno, si sono incontrati nei giorni scorsi con il Sottosegretario di Stato con delega all’Editoria, Vito Crimi. In quella sede la Fnsi si è soffermata sulle maggiori criticità del settore, dalla necessità di interventi radicali sulle leggi di sistema, agli interventi per completare i processi di ristrutturazione in atto e, soprattutto, per contrastare l’abuso di lavoro precario e irregolare da parte di numerose aziende.
“Il tema della dignità del lavoro nel settore giornalistico – sottolinea Lorusso – non è stato affrontato in alcun modo dal precedente Governo, che pure ha promosso una serie di misure per la tenuta del comparto. Riteniamo che si debba ripartire da qui, dalla condizione di migliaia di giornalisti costretti a lavorare senza contratto, quindi senza diritti, senza tutele, senza garanzie e con retribuzioni assolutamente inadeguate”.
Ma per fare questo servono iniziative che impediscano l’abuso di forme di inquadramento atipico, a cominciare dai contratti di collaborazione coordinata e continuativa, che servono soltanto a nascondere rapporti di lavoro subordinato e, quindi, a sfruttare il lavoro.
“Sarebbe auspicabile un’iniziativa analoga a quella intrapresa dal ministro del Lavoro per regolamentare il lavoro dei rider – affermano i rappresentanti della Fnsi – perché i rider della professione giornalistica si chiamano soprattutto co.co.co. Il sindacato dei giornalisti è disponibile al confronto su tutte le questioni che riguardano il settore, non escluso il sostegno pubblico al pluralismo dell’informazione secondo criteri di rigore e trasparenza».
Il Sottosegretario Crimi ha ribadito la volontà del governo di approfondire tutti i temi e di valorizzare l’informazione, della quale riconosce il ruolo essenziale per la democrazia e per la crescita dell’opinione pubblica. Speriamo che alle parole facciano seguito i fatti.

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