Il giornalismo non è solo cosa da grandi: Mariella Andreina Roberto, 33 anni, ha ideato e realizzato un progetto rivolto ai ragazzini della scuola elementare che presto potrebbe diventare materia d’insegnamento. Giornalista pubblicista, sociologa, Mariella Andreina Roberto svolge l’attività di educatrice scolastica. Da un anno insegna giornalismo in un centro educativo di Baveno, in Piemonte e ora ha deciso di portare il progetto nelle scuole italiane.
Il suo progetto si chiama Giocareporter e parte dai punti fondamentali della storia del giornalismo, primo tra tutti “come nasce la stampa”. Per, poi, parlare anche dei giornalisti più importanti del nostro Paese come Enzo Biagi, Indro Montanelli, Giorgio Bocca, Oriana Fallaci, Eugenio Scalfari. Ai piccoli allievi spiega quindi che cos’è l’Ordine nazionale dei giornalisti (Odg), la differenza tra giornalisti professionisti, pubblicisti e freelance. Per poi affrontare vari altri argomenti tra cui i loro metodi di lavoro, le opportunità di collaborazione e lo sviluppo di una rete di contatti.
Ai suoi giovanissimi studenti racconta un nuovo tipo di giornalismo che aiuta il lettore a informarsi nella maniera giusta e a non cadere nelle notizie false e non documentate. Insegna loro l’importanza di verificare le notizie, approfondire le cause e gli sviluppi di certe situazioni. E per far conoscere meglio il mestiere prende ad esempio il lavoro di gruppo e l’organigramma delle redazioni. E con il gioco spiega le diverse tipologie di scrittura.
Le lezioni, mensili, comportano una parte teorica con quiz e indovinelli per rendere più partecipi gli allievi.
Molto spazio è dato alla pratica: dividere gli alunni in gruppi; distinguere tra intervistato e intervistatore; creare una redazione assegnando ai piccoli alunni vari argomenti d’interesse pubblico; illustrare loro la differenza tra agenzie di stampa, giornali cartacei, giornali web, quotidiani e periodici, radiogiornali e telegiornali.
Alla fine i bambini dovranno elaborare un articolo su un fatto di cronaca, reale o di fantasia. Alla fine viene assegnato un punteggio e redatta una classifica. Gli alunni, poi, dovranno leggere gli elaborati al microfono con l’obiettivo di migliorare comunicazione ed espressività, superare la timidezza, ampliare il vocabolario dei ragazzini e la loro conoscenza in termini di linguaggio.
Un’attenzione particolare viene dedicata all’ambiente, tra i temi trattati ci sono la sostenibilità, le risorse naturali, le energie rinnovabili. Ovviamente si parla di acqua, l’importanza di non sprecarla, di energie per la produzione nelle aziende, della raccolta differenziata, della produzione di prodotti da materiali riciclati. Con attività pratiche che si svolgono all’aperto.
Nove in tutto le lezioni: come si scrive un articolo di giornale; l’etica della professione giornalistica; come si realizza un’intervista; come si scrive e si espone un tg; come si scrive un comunicato stampa; come si realizza una conferenza stampa; l’inchiesta giornalistica; radio e webradio; il podcast (è l’insieme delle tecnologie e delle operazioni relative al download automatico in rete di file di qualsivoglia natura).
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