FIRENZE – Durante le scorse settimane sui social giapponesi sono circolate molte informazioni sulla rottura della pietra vulcanica nota come “Sesshō-seki”, letteralmente “pietra che uccide”: una roccia che, secondo la mitologia giapponese, ospita uno spirito malvagio che ha il potere di uccidere chiunque lo tocchi. Molto probabilmente, la pietra si è spaccata in due a causa degli agenti atmosferici, ma la sua rottura è considerata di cattivo auspicio nel folklore giapponese.
La leggenda narra infatti che nella pietra giace il cadavere di Tamamo-no-Mae, uno spirito malvagio con le sembianze di una bella donna che, all’inizio del XII secolo, organizzò un complotto per uccidere l’imperatore giapponese, ed adesso – secondo la tradizione – con la pietra danneggiata, il suo spirito sarà nuovamente libero dopo quasi mille anni. Sesshō-Seki si trova in un’area vulcanica nota per le sorgenti termali sulfuree nella prefettura di Tochigi, cento chilometri a nord di Tokyo.
Le autorità prefettizie hanno affermato che sulla pietra era visibile da tempo una crepa, che molto probabilmente si era diffusa con la pioggia e le basse temperature. Il parco dove si trova la pietra è stato dichiarato sito di importanza storica nel 1957, e la leggenda che lo circonda è stata citata più volte nella letteratura giapponese: secondo il quotidiano Shimotsuke Shimbun, autorità locali e nazionali si incontreranno nei prossimi giorni per valutare cosa accadrà alla pietra, valutando se lasciarla nello stato attuale oppure optare per la riparazione.
Boris Zarcone
Nell’immagine di copertina, la pietra giapponese che ospita uno spirito malvagio
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