L’Italia ha tutto il diritto di confiscare e chiedere la restituzione della statua greca in bronzo dell’Atleta vittorioso attribuita a Lisippo che si trova attualmente nel museo della villa Getty a Malibu, in California. Lo ha stabilito all’unanimità la Corte europea dei diritti umani respingendo il ricorso presentato dalla fondazione Paul Getty per violazione della protezione della proprietà. L’opera di rara suggestione è da anni al centro di una querelle tra l’Italia e Museo di Malibu. La Corte di Cassazione il 30 novembre 2018 aveva stabilito con una sentenza che l’atleta vittorioso apparteneva all’Italia, ma la questione era finita alla Corte Europea.
La scultura fu pescata al largo in acque marchigiane nel 1964; transitò su un peschereccio di Fano e sul nostro suolo senza venire denunciata alle autorità come prescrive la legge e fu pertanto esportata illegalmente; arrivò via nave a Boston nell’agosto 1977 dopo di che, nello stesso anno, la acquisì l’istituto californiano. Il comando Tutela del patrimonio culturale dei carabinieri condusse indagini approfondite; nel 2007 l’associazione Le Cento Città presentò un esposto alla Procura di Pesaro; scattò una serrata battaglia legale; nel giugno 2018 il Tribunale pesarese ordinò la confisca della scultura e a novembre la Cassazione la confermò bocciando il ricorso del Getty Museum.
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