E’ possibile mettere insieme solidarietà e impresa? Sì, basta un po’ di fantasia e un pizzico di spirito imprenditoriale. Con questi due obiettivi in testa hanno cominciato a muoversi Jacopo Corona e Gianluca Di Lorenzo: il primo fa il pasticcere, mentre l’altro è un operatore sociale. I due sono amici e adesso anche soci di Frolla, biscottificio e pasticceria artigianale con sede a Osimo, in provincia di Ancona. E allora dov’è la novità? Semplice: là dentro ci lavorano ragazzi disabili.
Una scelta di vita per i due giovani fondatori che al momento (l’azienda opera da pochi mesi) impiegano una ventina di persone, delle quali due regolarmente assunte. Nella ragione sociale di Frolla si legge testualmente che si intende fornire a “soggetti socialmente svantaggiati un percorso di inserimento lavorativo finalizzato alla piena integrazione nella società”. Ma perché nasce un progetto del genere? “Ci siamo accorti – spiega Jacopo – che ci sono molti ragazzi disabili che posseggono capacità e abilità importanti che purtroppo non riescono a trovare spazio di espressione e non vengono alimentate”. E aggiunge con un’espressione assai forte: “E’ come un fuoco sul quale non viene buttata legna e che, quindi, piano piano si spegne. Questi ragazzi hanno dentro un vulcano, ma non riescono a buttar fuori la lava semplicemente perché non hanno il modo di farlo”. “Volevamo un prodotto di pasticceria semplice, ma gustoso – si inserisce Gianluca – che accomunasse tutti. Allora abbiamo pensato al biscotto, quello fatto come una volta, con farine esclusivamente locali delle nostre Marche”.
L’idea insomma era buona, ma serviva un po’ di benzina iniziale per far marciare l’auto. E allora la proposta di una raccolta fondi che utilizzando i social come Facebook e Instagram permettesse di raggranellare una cifra per poter comprare le attrezzature e quindi dare corpo al progetto. L’obiettivo erano 2500 euro in un mese; in realtà, in pochi giorni la quota è stata raggiunta e superata, tanto che il 24 febbraio il crowdfunding si è chiuso a quota 5.000 euro. E così si è potuto cominciare a produrre. In queste prime fasi, ma anche nelle successive, hanno contributo sia la Roller House (una cooperativa sociale da anni attiva sul territorio) che Silvia Spegne, la mamma di un ragazzo disabile.
“Frolla, uno dei cibi più semplici… ma non banali”, recita lo slogan dei prodotti proposti che stanno incontrando il favore dei consumatori per la bontà e la qualità dell’offerta. I primi passi sono dunque positivi e permettono di poter pensare anche ad un consolidamento dell’impresa. Perché per ora le assunzioni sono soltanto due, ma c’è la ferma volontaria di dare un’occupazione stabile anche agli altri, che provengono dell’Istituto alberghiero di Loreto.
Buona domenica.
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