RIETI – Rieti cuore piccante: la X edizione della fiera mondiale campionaria del peperoncino, che si è svolta nel centro storico dal 1° al 5 settembre, è stata una boccata d’ossigeno, un ritorno quasi alla normalità, che dopo tanto tempo ha fatto registrare il tutto esaurito negli alberghi, nei B&B, agriturismi e ha riempito pagine di giornali nazionali. Nel centro storico sono stati allestiti oltre 400 stand dal Nord al Sud Italia, con peperoncini di ogni specie e sotto ogni forma: in vaso, freschi, a mazzi, secchi, macinati, in polvere, in crema, con i più piccanti al mondo (Carolina Reaper, Trinidad Scorpion, Naga Morich, Habanero, Jalapeno messicano e fra questi non sfigura il nostro calabrese).
Il peperoncino (solanacea introdotta in Spagna da Cristoforo Colombo) migliora la circolazione, è un ottimo cardioprotettivo, ha proprietà di vasodilatatore anticolesterolo, consente ai capillari di rimanere elastici e migliora l’ossigenazione del sangue, grazie alla funzione svolta dagli acidi grassi insaturi presenti nel seme, che rinforzano i vasi sanguigni. La piccantezza dipende dalla quantità di capsicina e viene misurata secondo la scala di Scoville. Di peperoncino in peperoncino, vasi, piatti, ceramiche e utensili forgiati in tema, si assaggiano formaggi e salumi calabresi, umbri, amatriciani e sabini, taralli pugliesi e pane di Altamura, birre artigianali, conserve, sottoli e sottaceti, tartufi. Sosta inebriante allo stand “Profumiesaporidelmondo” con le spezie dell’azienda ferrarese, miscele e tisane, erbe officinali, alla scoperta del sale vichingo affumicato, pepe Malabar affumicato, paprika affumicata, Chimichurry argentino (per condire carni e per preparare la salsa argentina aggiungendo olio e limone), vaniglia bourbon Madagascar, mix per insalate e frittate con una miscela di curcuma, zenzero ed erba cipollina, integratori alimentari (Acai in polvere, l’indiano Ashwagandha bio), fieno greco, Alga Kombu per diete dimagranti, sale nero vulcanico, Cardamomo in bacche e macinato, Cumino nero, erba di grano e tanto, tanto di più per nuove esperienza gustative e olfattive.
Le misure di sicurezza, in accordo con Prefettura, Questura e Asl, hanno previsto 10 varchi a ingressi controllati, ammessi solo visitatori con green pass e mascherine. Sono state 600 le prestazioni specialistiche, 300 i test rapidi anticovid effettuati dall’unità sanitaria mobile della Asl, che è stata punto di riferimento informativo sui servizi e le attività ospedaliere, effettuando anche test rapidi di prevenzione per l’epatite C. Nello spazio allestito accanto alla sede comunale, attivo 12 ore continuative, fin dalle 10 di mattina, si sono alternati oltre 100 professionisti di 30 diverse specialità mediche. Non solo stand gastronomici: ampio spazio è stato dedicato alla musica, concerti, show cooking, dimostrazioni di fitness e arti marziali, visite guidate della città, apertura straordinaria dei negozi, dei palazzi storici, del Teatro Flavio Vespasiano, convegni, sigla del gemellaggio con il comune calabrese di Diamante, sede dell’Accademia del peperoncino, dibattiti politici, in cui ha tenuto banco l’utilizzo dei fondi europei del PNNR. Il Piano penalizza le aree interne escludendo i comuni al di sotto dei 15 mila abitanti, perciò Regioni, Comuni e Provincie avranno un ruolo chiave, studiando una progettazione che dovrà guardare allo sviluppo complessivo e armonizzato di tutto il territorio di competenza e quindi di tutto il Paese, costituito per la maggiore parte da piccoli comuni montani.
L’ufficio turistico del Comune “Visit Rieti”, gestito da ASM Tour operator, è rimasto aperto per prenotazioni, alla scoperta della Rieti Sotterranea, della Rieti medievale con i visori in 3D, noleggio e-bike, rafting sul Velino, escursioni al Terminillo e ai santuari francescani. E non sono mancate neanche le polemiche, scaturite a seguito delle eccessive presenze ai concerti gratuiti di Cristina D’Avena e Michele Zarrillo (solo il concerto di Briga è stato annullato). Ma, polemiche politiche a parte, l’evento è stata un’occasione di rilancio per un territorio messo in ginocchio in questi anni non solo dal Covid, ma dal terremoto del 2016, che solo ora sta vedendo la svolta con l’inizio di cantieri importanti.
La fiera è diventata negli anni un appuntamento estivo fisso, che richiama sempre più visitatori e questa X edizione non ha deluso, pur con un inizio travagliato, che ha avuto il sapore quasi di una scommessa. Hanno pesato le restrizioni per le normative anticovid, con l’organizzazione indecisa se allestire nel centro storico o in periferia, utilizzando la struttura dismessa dell’ex zuccherificio. La collaborazione con le istituzioni ha sciolto ogni dubbio e il centro storico ha mostrato il meglio di sé. La partecipazione è andata oltre le aspettative, per la soddisfazione di Livio Rositani, presidente del Comitato organizzatore, del presidente di Ascom-Confcommercio Leonardo Tosti, del vicesindaco di Rieti Daniele Sinibaldi, che guardano già a futuri eventi autunnali e primaverili: “All’inizio non ci credeva nessuno, ma abbiamo voluto guardare avanti anche come segno di ripartenza che ha valenza economica e sociale. La sinergia tra istituzioni e il tessuto produttivo ha fatto la differenza” hanno commentato.
Ultimo, ma non ultimo, l’angolo dedicato alla presentazione di libri a cura del Festival dell’arte e dei suoni dell’associazione Musikologiamo alla presenza degli autori: “Il carcere, la pena ieri e oggi” di Emanuela Cardone, “Quanto pesa il cielo?” di Pier Luca Aguzzi, “La trattoria del Cardinale” di Sabrina Vecchi (dei quali consigliamo vivamente la lettura). Un’occasione, questa X edizione della fiera mondiale del peperoncino, per affrontare il tema del nostro sistema giuridico, del sistema carcerario, dell’edilizia carceraria, il ruolo rieducativo, di cui poco si parla.
Francesca Sammarco
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