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Fiabesco e incantato: ecco il Sacro Bosco

di | 2021-05-29T14:40:41+02:00 30-5-2021 6:05|Attualità, Sezione 2, Viaggi|3 Comments

BOMARZO (Viterbo) – Il Sacro Bosco di Bomarzo (a pochi chilometri da VIterbo), denominato anche Parco dei Mostri o Villa delle Meraviglie, è un luogo magico ricco di fascino e di curiosità. Visitandolo sembra di entrare in un mondo fiabesco, quasi surreale, con sculture particolari e grottesche ma perfettamente integrate nella vegetazione dell’ambiente circostante e tali da renderlo unico e affascinante. Il Parco dei Mostri è una meta ideale per gite ed escursioni alla ricerca di emozioni in piena libertà e riesce a far immergere il visitatore nei silenzi e nelle meraviglie della lussureggiante e incontaminata natura della zona.

Esteso su una superficie di circa tre ettari, venne progettato dal principe Pier Francesco Orsini e realizzato dall’architetto Pirro Ligorio nel 1552. Le sculture esposte vennero eseguite facendo scolpire enormi rocce situate direttamente nel bosco, dando loro le forme di bizzarri mostri, draghi, elefanti e soggetti mitologici alternati a fontane, sedili, obelischi e addirittura una casetta pendente. La scultura simbolo del Sacro Bosco è sicuramente quella dell’Orco. Un enorme faccione di roccia con la bocca spalancata e sulla quale capeggia l’incisione: “Ogni pensiero vola”. Gli occhi del mostro sono sgranati e la fronte corrucciata in modo da conferirgli un aspetto severo e minaccioso. All’interno delle fauci trova posto un tavolo con delle sedute perimetrali e tutto questo è stato concepito in uno spazio nel quale le voci, rimbalzando sulle pareti, riescono a creare un rimbombo con un particolare effetto echeggiante.

Nel 1950, dopo quasi due secoli di totale abbandono, il Sacro Bosco è stato acquistato dalla famiglia Bettini e sapientemente riportato agli antichi splendori originali: “Mio nonno acquistò il Parco direttamente dal principe Borghese nella metà del secolo scorso – afferma Giovanni Bettini, amministratore del Sacro Bosco – e da allora anche grazie alla collaborazione con l’ex Ministero delle Belle Arti (attuale Ministero della Cultura) sono stati compiuti notevoli interventi di restauro e manutenzione sia delle sculture che del territorio circostante per ridare luce a questo parco unico al mondo per la sua originalità”.

Un parco così grande ed importante necessita di tanta cura per la conservazione delle preziose sculture e la bellezza naturale del luogo ma quali novità pensate di realizzare per migliorare l’offerta ai visitatori? “Dal punto di vista turistico – prosegue Giovanni Bettini – stiamo ultimando la realizzazione di un nuovo ristorante all’interno della struttura stessa, ma con grandi spazi esterni, che verrà inaugurato entro fine giugno 2021, sarà aperto tutti i giorni a pranzo e nei week end anche per la cena. Il ristorante proporrà piatti della tradizionale cucina del territorio ricca di buoni prodotti locali e con ricette umbro-laziali. Inoltre per soddisfare le richieste dei molti turisti che visitano il parco tutto l’anno, entro l’estate apriremo un nuovo bed and breakfast proprio nelle immediate vicinanze del Sacro Bosco che permetterà di pernottare immersi nella magica e rilassante atmosfera di questo luogo del quale ancora oggi si ignorano i tanti significati e le ragioni per le quali è stato progettato in questo modo”.

Come si può visitare il Parco dei Mostri ed avere le necessarie informazioni per il percorso da seguire con le descrizioni delle varie sculture? “Stiamo mettendo a punto una nuova App che sarà disponibile in tempi brevissimi e che sostituirà progressivamente le tradizionali piantine illustrate. Permetterà ai visitatori di potersi muoversi agevolmente in assoluta libertà ed in maniera completamente autonoma ma con una visione diversa all’interno del Parco”. “Tramite l’App – conclude l’amministratore – sarà possibile scegliere il percorso da seguire con molta semplicità e osservare le bellezze del luogo con tutte le spiegazioni dettagliate e necessarie per valorizzare al massimo le sculture e le opere esposte nel Sacro Bosco”.

Un luogo intriso di fascino e di mistero, un tempo dimenticato e abbandonato a se stesso ma ora di nuovo perfettamente fruibile e restituito ai visitatori con tutti i confort solitamente richiesti dai turisti di questi anni. Un perfetto mix di storia, cultura e innovazione però chissà quali antichi segreti e quali incantesimi mai svelati portano ancora nascoste in sé le sculture e l’area del Sacro Bosco. Ai visitatori il compito di scoprirli. Buona avventura.

Paolo Paglialunga

Nell’immagine di copertina, l’Orco del Sacro Bosco di Bomarzo, una delle attrattive del Parco dei Mostri

3 Commenti

  1. Barbara cappello 30 maggio 2021 at 10:56 - Reply

    Interessante articolo non ho mai visitato il parco dei mostri dopo avere letto questa rappresentazione mi accingerò a farlo il prima possibile Seguendo le indicazioni di Paglialunga alla scoperta della magia che ancora riserva questo parco

  2. Barbara cappello 30 maggio 2021 at 10:57 - Reply

    Interessante articolo non ho mai visitato il parco dei mostri dopo avere letto questa rappresentazione mi accingerò a farlo il prima possibile Seguendo le indicazioni di Paglialunga alla scoperta della magia che ancora riserva questo parco

  3. Roberta Di Pastena 2 giugno 2021 at 18:03 - Reply

    Bravo Paolo che hai saputo incuriosire e così promuovere questo posto davvero speciale
    Per rilassarsi e anche per divertirsi
    Ci sono stata un paio di volte e a me piace sempre!!

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