ROMA – I tempi peggiorano, facendoci passare da una estenuante pandemia ad una inattesa e asperrima guerra, quasi sulla porta di casa. Ma grazie alla tenacia di un italiano, il regista e scenografo di teatro musicale Enrico Castiglione, torna a Roma il graditissimo “Festival di Pasqua 2022”, che dal 10 aprile al 5 giugno prossimi, aprirà agli aficionados le più belle e importanti chiese e basiliche romane, a titolo sempre gratuito. E l’esperienza conferma che saranno tutte piene all’inverosimile.
Fondato e diretto da Castiglione nel 1998, il Festival è ormai giunto alla sua XXV edizione: né più dimenticheremo gli artisti che qui abbiamo incontrato,Monserrat Caballé (che ci ha lasciati), Placido Domingo, Zubin Mehta, Katia Ricciarelli, Renato Bruson, Uto Ughi, la ballerina della Scala Alessandra Ferri, per non citarne che alcuni: ma quest’anno esso sarà dedicato alla raccolta fondi per la “Emergenza Ucraina”, promossa a Roma dalla Congregazione dei Salesiani.
Questa XXV edizione del Festival, ovviamente dedicato in prevalenza alla grande musica sacra, inizierà con il Concerto della Domenica delle Palme, il 10 aprile alle 17 nell’antico Pantheon romano, sotto il patrocinio del Perinsigne Capitolo della Basilica di S.Maria ad Martyres, e vedrà la partecipazione del Coro della Cappella Musicale del Pantheon, diretto da Michele Loda, nell’esecuzione di un prezioso repertorio di musica gregoriana e polifonica, arricchita da brani di Lorenzo Perosi, oggi nel 150° della nascita.
A questo primo concerto di invocazione della pace, seguirà il 12 aprile, nella Basilica di S.Crisogono in Trastevere alle ore 20, lo splendido e tragico “Stabat Mater” di Giovanni Battista Pergolesi, con l’Orchestra del Festival di Pasqua diretta da Stefano Sovrani, unita alle soliste Sarah Agostinelli soprano, e Chiara Chialli contralto. Ricco di musica sarà soprattutto il cuore della Settimana Santa, con concerti d’organo per l’integrale della musica di J.Sebastian Bach e quella di César Franck nel 200° della nascita: organisti saranno Silvano Frontalini, Efisio Aresu, Lorenzo Macro.
Nella Basilica dei SS.Giovanni e Paolo al Celio ascolteremo il raro brano “Le ultime sette parole di Cristo sulla croce” di César Franck, mentre nella Basilica dei SS. XII Apostoli risuonerà il “Transitus Animae” di don Lorenzo Perosi. Il 14, 15 e 16 aprile – Triduo Pasquale – nella chiesa di S.Anselmo all’Aventino canteranno la Schola Cantorum del Festival e il Coro della Cappella Giulia della Basilica di S.Pietro, sotto la guida di Mons. Pablo Colino. Il giorno di Pasqua, cuore dell’intero Festival, sarà pienamente espressione delle parole di Enrico Castiglione, le quali grideranno “con la forza della musica e il suo canto di pace, che si può e si deve essere tutti fratelli, amici e non nemici”: perciò il 17 aprile, nella Basilica di S. Andrea della Valle alle ore 20, eccezionalmente l’Orchestra del Festival sarà costituita da strumentisti russi ed ucraini, tutti riuniti sotto la direzione di Stefano Sovrani, con due artiste a loro volta ucraina – il soprano Eva Dorofeeva – e russa – il mezzosoprano Liudmilla Schiavotti Chepurnaya: su tutto, si stenderà la regìa televisiva di Enrico Castiglione.
I brani musicali di Bach, Mozart, Corelli, Stradella, Bizet, Mascagni, Franck creeranno un vero concerto per la Pace. Infine, il 5 giugno prossimo, il Concerto di Pentecoste, ancora in S. Andrea della Valle, si concluderà con la Schola Cantorum del Festival, il Coro Quadriclavio di Bologna, il Coro della Cappella Giulia e l’Orchestra del Festival, diretti da Lorenzo Bizzarri: ciò, con la speranza che della guerra si sia prossimi a perdere finalmente la traccia.
Paola Pariset
Nell’immagine di copertina, Enrico Castiglione in sala regia
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