NAPOLI – Dall’8 al 14 novembre è in programma la terza edizione del Festival della Gentilezza, a cura dell’Associazione Coltiviamo gentilezza, nata a Napoli, da un progetto di Viviana Hutter scrittrice e creativa, Margherita Rizzuto, esperta di politiche e strategie sociali e culturali, Antonio Puzzi, antropologo, Caterina Piscitelli, esperta di strategie di comunicazione, Maria Rosaria Lanza, referente angoli della gentilezza. Con lo slogan “Semina, coltiva, diffondi, sostieni”, il Festival intende promuovere la cultura delle emozioni e dell’empatia e sensibilizzare la società a diffondere il rispetto verso il prossimo.
Il Festival si apre l’8 novembre, in diretta streaming, con la presentazione del progetto per proseguire, nelle giornate successive, con un ricco programma che vede coinvolti enti pubblici, associazioni, ospedali, musei, siti archeologici, scuole, esercizi commerciali e strutture inerenti al benessere.
Il 13 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata della Gentilezza, istituita nel 1997 dal World Kindness Movement (Movimento mondiale per la Gentilezza). Essere garbati e sapersi comportare sono regole di comportamento che distinguono una persona e la fanno riconoscere come ben educata. Non esistono regole di comportamento in codici scritti, ma ciò non significa che sono meno importanti, anzi sono rivelatrici per definire una persona. La libertà di scegliere di ogni singolo individuo rivela la propria natura. La gentilezza è una dimostrazione di civiltà, un’opportunità per gustare e godere la vita. Ed è proprio in questo particolare momento che stiamo vivendo, in cui una semplice stretta di mano e un caldo abbraccio sono banditi dai nostri gesti quotidiani, non ci resta che affidare agli occhi il compito di comunicare e suscitare emozioni positive.
Amalia Ammirati
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