“Un bicchiere di vino con un panino… Felicità”. Così cantavano qualche decennio fa Al Bano e Romina, ottenendo con quella canzone un successo clamoroso: un brano che ancora oggi fa la parte del leone nei karaoke di gruppo. Ma per gli italiani il panino non è la pietanza che in assoluto è in grado di renderli più felici. Secondo un’indagine condotta da Doxa/Deliveroo, al primo posto incontrastato c’è la pizza, che è stata indicata da quasi un italiano su due (esattamente il 42%): ad amarla in particolare sono le donne (47%), i millennials (25-34 anni) con il 60% delle preferenze e gli abitanti del Sud e delle Isole (51%).
Condotta su un campione rappresentativo della popolazione di età superiore ai 15 anni, l’indagine ha avuto come tema il rapporto tra quanto mangiamo e la felicità mettendo in evidenza piatti e momenti che hanno a che fare con il cibo che ci rende più felici. Nella classifica al secondo posto la pasta (33%) che precede di poco le grigliate di carne e di pesce, entrambe appaiate in terza posizione con il 30% delle preferenze. Quarto posto per il gelato con il 21% dei consensi davanti ai formaggi (10%) e ai salumi (9%).
E il famoso panino cantato dalla premiata ditta Carrisi-Power? E’ solo al settimo posto con appena il 7% delle preferenze, la stessa quota peraltro raggiunta dal sushi… Che poi non si capisce bene perché il consumo di pesce crudo debba essere importato dal Giappone quando in tutte le regioni costiere italiane svariate qualità di pesce e molti frutti di mare vengono tranquillamente consumati crudi da secoli. Una voglia di esotismo che non ha alcuna ragion d’essere se non in base a quelle mode che prima o poi per fortuna si esauriscono nel nulla.
Tra le 45 tipologie più diffuse di pizze, di gran lunga la preferita è la Margherita, seguita da Capricciosa e Quattro stagioni, con una incidenza del 63% nei consumi delle famiglie. Il che significa che più di 6 famiglie su 10 inseriscono abitualmente nel loro menu settimanale la pizza. Una preferenza confermata anche nel settore surgelati: l’Istituto Italiano Alimenti Surgelati attesta infatti un consumo pro capite superiore a 1,5 kg nel 2017 con consumi complessivi che hanno toccato quota 91.500 tonnellate (+2,1% rispetto all’anno precedente). I consumi di pizze surgelate rappresentano oggi il 20% circa del mercato complessivo.
Insomma, se siamo tristi e vogliamo risollevarci un po’ il morale, mangiamoci una bella pizza e non se ne parli più.
Buona domenica.
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