/, Top Blogger/Fake news e non solo, attenti alle false foto

Fake news e non solo, attenti alle false foto

di | 2018-04-07T11:55:53+02:00 8-4-2018 7:15|Attualità, Top Blogger|0 Commenti

Fake news e fake photos sono la stessa cosa. Diciamo che il più delle volte sono le seconde ad alimentare le prime ma che comunque spesso viaggiano insieme anche se le notizie, quelle scritte sulla carta, sul web o diffuse dalle tv, sono più facili da inventare.

Il fenomeno è salito alla ribalta delle cronache di recente in modo più eclatante grazie (o per colpa) dei social che risultano evidentemente incontrollabili. Per restare nell’ambito fotografico – anche perché è più semplice, la fotografia nasce ufficialmente nel 1839 – sono molti gli episodi che si possono evidenziare. Tanto per ricordarne alcuni: la famosa foto di Joe Rosenthal che documenta la conquista da parte dell’esercito Usa dell’isola di Jwo Jima (1945) durante la guerra del Pacifico è una scena montata sul posto, con tanto di soldati in posa mentre innalzano la bandiera a stelle e strisce; quella di Robert Capa (1936) che ferma l’attimo in cui un miliziano viene colpito a morte merita due parole in più, fu un libro del 1975 a metterne per la prima volta in dubbio l’autenticità e fu lo stesso Capa a smentire quanto da lui stesso confermato in precedenza circa il luogo, il giorno, il nome del miliziano colpito, lo stesso fatto che sia stato colpito a morte e persino il tipo di macchina fotografica usata per il celebre scatto; poi c’è la foto di Wiston Churchill senza sigaro, ritoccata, ovviamente, per farlo apparire più salutista. Se poi andiamo indietro nel tempo troviamo le false foto delle “fatine di Cottingley” realizzate da Elsie Wright e sua cugina Frances Griffths che nel 1917 sconvolsero l’opinione pubblica inglese e la foto ufficiale di un comizio di Lenin dopo il 1927 che fu sostituita da una versione ritoccata in più punti e da cui fu tolto Trotzkij, caduto in disgrazia.

E se a quel tempo ritoccare le immagini fotografiche era una vera e propria arte, oggi con i vari software di post-produzione in molti possono cambiare la realtà. E avviene spesso, se non tutti i giorni, basta guardare facebook e istagram.

Falsificare o manipolare una fotografia cambiando la realtà dei fatti può risultare un gioco ma attenzione, può trasformarsi in un reato se ciò che mostra l’immagine – quando divulgata – produce danni e/o offende la reputazione altrui. Fermo restando che la fotografia, l’espressione fotografica e quindi i suoi contenuti, rientra nell’ambito della libertà d’espressione ed è considerata un’arte. E l’arte non può e non deve sopportare censure.

Lascia un commento

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi